Il sogno e la realtà

L'editoriale Quaderno21

 

Abbiamo un sogno. Un mondo dove sanità, educazione, reddito e un tetto (le basi per una vita dignitosa), siano garantiti a tutte e tutti. Un’umanità che, in sintonia con la natura, la rispetti senza se e senza ma.

Il mondo odierno sta invece correndo nell’esatto contrario, con la diseguaglianza planetaria e locale in crescita costante e i cambiamenti climatici giunti quasi al punto di non ritorno.

 

Per fermare tutto ciò, l’unica via è restituire dignità e valore alla politica nel suo più nobile significato, a costo di risalire il fiume della storia fino alla polis greca di Platone, dove l’ambizione era la costruzione di una società nella quale ognuno potesse trovare la propria realizzazione nella partecipazione alla vita collettiva e nella costruzione del bene comune.

 

C’è bisogno di una sinistra ambientalista in questo Paese, dai numeri tanto importanti che consenta di aver la forza per arginare e ribaltare lo strapotere di cui godono i rappresentanti politici del padronato neoliberista. I positivi risultati elettorali delle cantonali, devono spronare nel trasformare il raggio di sole di aprile in una vera primavera d’ottobre, quando il Ticino potrebbe fornire un contributo importante nello sconfiggere la coalizione di destra dominante nel Parlamento federale, che blocca ogni miglioramento sociale ed ambientale.

 

L’accordo tra le forze politiche di opposizione per presentare una lista alternativa di area verde-rossa alle prossime elezioni del Consiglio Nazionale è cosa fatta. Tra Verdi, Partito Comunista e ForumAlternativo, l’intesa è perfetta. In attesa dell’assemblea del Partito operaio popolare, possiamo solo anticipare che i presupposti per una condivisione paiono esserci tutti. Anche l’ipotesi di una congiunzione con la lista del Partito socialista, appare sempre più consolidata.

 

Col Ps ci sono molte affinità, ma pure sostanziali differenze che sarebbe ipocrita negare. Differenze esistenti peraltro nello stesso Ps ticinese. Le libertà di voto sui temi Rffa e Officine del Ps ticinese (alle quali la sinistra radicale e ambientalista si sono invece opposte alla Riforma fiscale e promosso l’iniziativa sulle Officine), ben riassumono le due correnti interne. Sarebbe però da folli rinnegare la congiunzione nel nome della pretesa purezza ideologica, regalando nuovamente un seggio alle destre neoliberali. La conquista della parità di genere, la tutela delle condizioni di lavoro, la lotta al cambiamento climatico e il rafforzamento del servizio pubblico, sono temi su cui politicamente col Ps si può, e si deve, marciare uniti.

 

Oggi come nel passato, solo una forza sociale e politica compatta potrà far progredire la società nel suo insieme. Il nostro sogno, la nostra utopia, serve a camminare, per dirla alla Galeano. E se questi seppur piccoli passi, rispetto ai grandi problemi che affliggono l’umanità e l’ambiente, consentono di allargare gli orizzonti su cosa sia possibile socialmente immaginare, ampliando la possibilità d’incidere concretamente nei consessi decisionali, la strada non può che essere quella giusta. Le elezioni di ottobre sono un primo importante passo verso il grande balzo di società.

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