Unione Sindacale Ticino e Moesa
L’USS-Ticino e Moesa chiede all’USS nazionale di lanciare un’iniziativa popolare per ripristinare la regia federale della Posta. Il Gran Consiglio del Cantone Ticino, più di due anni fa, ha votato quasi all’unanimità una risoluzione con la quale chiedeva alla Confederazione di adottare una moratoria per le chiusure degli uffici postali.
Al Consiglio nazionale, più o meno nello stesso periodo, sono state presentate mozioni con lo stesso obiettivo. Tutte le proposte sono rimaste senza risposta. In tutto questo periodo il nostro Parlamento non sembra aver trovato il tempo per discutere del futuro dei servizi postali.
Nel frattempo le chiusure degli uffici postali proseguono speditamente in applicazione dell’ordinanza del Consiglio federale secondo la quale, tra poco potrebbero rimanere aperti in Svizzera solo 127 uffici postali. In Ticino 5 (cinque).
Il peggioramento dei servizi postali si constata anche in altri settori: chiusure di bucalettere, peggioramento nella distribuzione. Per non parlare del degrado delle condizioni di lavoro: pressioni per velocizzare i tempi di consegna, richiesta di sempre maggiore flessibilità, abbassamenti del grado di occupazione (e lo stipendio), precarizzazione, licenziamenti.
Questo è il risultato di precise decisioni adottate dal nostro parlamento. Infatti, malgrado il fatto che una gran parte delle attività redditizie (come la distribuzione dei pacchi, in forte crescita) sono ormai svolte da aziende private, alla Posta si chiede comunque di realizzare degli utili. Per raggiungere questo obiettivo deve pertanto ridurre i costi attraverso il peggioramento del servizio e delle condizioni di lavoro.
Per frenare la distruzione progressiva dei servizi postali ed in particolare la chiusura degli uffici postali, l’USS-Ticino e Moesa ritiene pertanto indispensabile lanciare un’apposita iniziativa popolare. Una proposta in tal senso è stata trasmessa all’Unione sindacale a livello nazionale. Alla proposta è stato allegato un progetto di testo. L’approvazione dell’iniziativa da parte del popolo comporterebbe una moratoria immediata nelle chiusure degli uffici postali (vedi sotto).