Tra le menzogne e le vere priorità sulla questione Molino

ForumAlternativo

 

Raccontare menzogne sapendo di mentire o perché si è ignoranti pur occupando un posto di responsabilità, è una cosa grave in entrambi i casi. Le risposte del municipale luganese Badaracco al portale Tio di oggi, sono esemplari della manifesta incapacità degli amministratori cittadini.

 

“Di base gli autogestiti non fanno nulla di illegale. E anche per questo il Cantone mette loro a disposizione una somma per il pagamento delle spese. Se lo chiedono in tanti: l’affitto lo pagano, si o no? No, non lo pagano.”

 

Raccontare menzogne sapendo di mentire o perché si è ignoranti pur occupando un posto di responsabilità, è una cosa grave in entrambi i casi. Le risposte del municipale luganese Badaracco al portale Tio di oggi, sono esemplari della manifesta incapacità degli amministratori cittadini.

 

Il Cantone non versa nulla al Molino e l’affitto non lo pagano perché così decise la ditta Giudici & Bignasca quando sottoscrissero nel 2002 la Convenzione per l’uso dell’ex Macello ai “molinari”. È altrettanto certo che il Molino paga le fatture dell’Ail. Lo attestano i bollettini di versamento resi pubblici dallo stesso Molino, quando a dir menzogne in quel caso fu un altro municipale, Michele Foletti (https://www.tio.ch/ticino/attualita/1010900/noi-le-bollette-le-paghiamo).

 

Badaracco o Foletti, non cambia, le medesime considerazioni valgono per gran parte dei politicanti cittadini. Di politico vi è da chiedersi il perché di queste menzogne. L’esistenza o meno di uno spazio autogestito nella sesta città del Paese, è un non problema. Le priorità degli abitanti della città di Lugano, sono ben altre. Alloggi a pigione moderata, centri sportivi per la popolazione, un vero percorso cittadino di piste ciclabili, il potenziamento dei mezzi di trasporto pubblico nelle realtà periferiche dimenticate dalla “grande” Lugano, non dovrebbero essere prioritarie per il bene collettivo? Mettiamoci pure la spiaggia sul lungolago, la creazione di strutture congressuali in grado di garantire un turismo lungo tutto l’arco dell’anno, dei centri d’urgenza per i senza tetto, delle case per le attività sociali di quartiere, gli aiuti alla popolazione anziana, ai disoccupati. E potremmo andare avanti all’infinito sulla lista sulle alternative possibili nel spendere quei trenta milioni della collettività per realizzare un progetto farlocco tinto da parole fumose come coworking che fanno tanto “radical chic”.

 

No, la priorità è annunciare al mondo l’esclusione dell’autogestione dall’ex macello per l’ennesimo progetto fumoso sul sedime che costerà un’ennesima e inutile paccata di soldi dei contribuenti. A proposito di turismo congressuale, sapete quando l’esecutivo luganese ha varato il primo concorso per il nuovo centro in sostituzione del decrepito Conza? 2001, diciotto anni fa.

 

Ecco la manifesta incapacità gestionale delle priorità degli amministratori cittadini. E per nasconderla, si lanciano fumogeni per distrarre la massa. Non solo, si fa del terrorismo mediatico, lanciando chissà quali paure sulla manifestazione del 14 settembre indetta dal Molino. Da oltre 20 anni, gli autogestiti manifestano in città. Non una vetrina fu mai rotta. Gli unici disordini gravi, furono provocati dall’intervento della polizia comunale di Lugano alla pacifica festa di primavera nella prima notte di luna piena al Tassino di 24 anni fa, dove furono feriti diversi giovani con proiettili di gomma e manganelli.

 

Anche il prossimo 14 settembre, siamo certi, il corteo molinaro sarà determinato e pacifico. Il Badaracco, o ignora o mente nuovamente, che il Molino ha già rassicurato gli organizzatori della Corsa della speranza di non voler assolutamente disturbare la loro lodevole iniziativa. Dall’invito alla partecipazione del corteo del Molino, si legge: “Dopo anni in cui la questione dell’autogestione sembrava essersi più o meno “stabilizzata” ora, con il “nuovo”, schickoso e pretenzioso progetto di 26,5 milioni per la costruzione di un polo culturale “alternativo-internazionale” ci è sembrato urgente e fondamentale andare a riprenderci le vie, le piazze, i luoghi simbolo di questa città: in maniera fantasiosa, numerosa, eterogenea, determinata, degna, creativa, rumorosa, colorata. Perché esiste un’altra città che vive, macina, si oppone, sogna, fomenta, s’autorganizza e lotta. Quello che più ci preme è continuare a soffiare il vento delle libertà. E dare un segnale forte, limpido e collettivo a tuttx coloro che lassù in alto si arrecano con arroganza il diritto di controllare e di impossessarsi di vite, corpi e territori”.

 

Poiché il ForumAlternativo fa parte di questa galassia umana, e poiché ne condivide i sogni e le necessità dell’esistenza di spazi liberi e scomodi nella città governate da chi vorrebbe abitanti omologati al pensiero dominante, il 14 settembre sarà presente, invitando la cittadinanza a fare altrettanto, senza farsi spaventare o ingannare dai politicanti di turno.