Mancano infermiere, cure a rischio!

Michela Tomasoni, candidata al Consiglio Nazionale

 

Questo è un momento decisivo per il futuro delle cure infermieristiche in Svizzera e quindi anche in Ticino. Durante la prossima legislatura il Parlamento dovrà difatti decidere del contenuto del molto probabile controprogetto all’iniziativa popolare “Per delle cure infermieristiche forti”, inoltrata con oltre 120’000 firme (raccolte in tempi record) dall’ASI/SBK, l’Associazione Svizzera delle Infermiere.

Quest’iniziativa domanda che lo stato intervenga in modo importante per evitare che l’attuale mancanza di infermiere assuma in futuro, come lasciano intuire tutte le previsioni, proporzioni drammatiche, tanto da mettere in pericolo la sicurezza delle cure infermieristiche erogate in Svizzera.

 

In Svizzera mancano infermiere perché se ne formano troppo poche, ma soprattutto perché troppe abbandonano precocemente la professione a causa delle cattive condizioni di lavoro. Al di là delle belle parole espresse dal Consiglio Federale nel suo messaggio sull’iniziativa, che propone semplicemente di respingere, l’ASI/SBK ritirerà la sua iniziativa solo se nel controprogetto, di cui si è già iniziato a discutere in Parlamento, ci saranno misure molto concrete, sia sulle condizioni di lavoro che sugli investimenti necessari per aumentare la formazione di nuove infermiere.

 

Per 25 anni ho rappresentato il Ticino nel Comitato direttivo dell’ASI/ SBK e sono tutt’ora attiva in diversi ambiti nel settore sanitario. Ho quindi deciso di candidarmi perché penso di poter contribuire in modo concreto alla discussione sui temi centrali che concernono la professione infermieristica.