Riforma sociale cantonale: non ci siamo

di ForumAlternativo

 

Il Consiglio di Stato, per bocca del direttore del DSS Raffaele De Rosa, ha presentato oggi il suo tanto atteso pacchetto sociale. Sulla carta, le misure previste non dovrebbero scontentare nessuno: maggiori sussidi di cassa malati, rafforzamento delle misure a sostegno delle famiglie, alleggerimento della burocrazia… Bene così? E invece no! Dietro ai grandi proclami si celano misure a dir poco timide e gli ennesimi, inaccettabili ricatti.

Non si contestano ovviamente i principi delle misure elaborate dal DSS: dopo anni di sgravi fiscali e conseguenti tagli alla socialità, all’educazione e più in generale al servizio pubblico, è decisamente ora d’invertire la rotta e rispondere al malessere della popolazione ticinese. Ma le misure proposte dal governo sono una vergognosa presa in giro.

 

L’aumento dei premi di cassa malati mette sempre più in difficoltà la popolazione ticinese, in particolare ceto medio e famiglie, e si risponde al problema aumentando impercettibilmente i sussidi e allargandone il diritto a una fascia ristretta? Sostenere una famiglia, anche lavorando a tempo pieno, è sempre più un’impresa, e si prendono misure a sostegno dell’Assegno di prima infanzia e dell’Assegno familiare integrativo a beneficio solo di una manciata di famiglie? Queste misure faranno senz’altro la differenza per chi ne beneficerà, ma ampi settori della popolazione ticinese ne saranno ingiustamente escluse e continueranno a soffrire alla fine di ogni mese.

 

Come se non bastasse, sia le misure annunciate dal DSS che quelle previste dal DECS per la scuola dell’obbligo sono legate a doppio filo a nuova ondata di sgravi fiscali a pioggia per le grandi aziende. Per il governo i tre pacchetti sono interdipendenti e il parlamento è già stato avvisato: se gli sgravi fiscali non dovessero venir approvati, le misure sociali e quelle per l’educazione verrebbero quasi sicuramente a cadere. Christian Vitta, insomma, colpisce ancora, e tutti i membri del Consiglio di Stato, incluso il ministro Manuele Bertoli (ma un socialista in governo non doveva fare la differenza?), si prestano a questi indecenti mercanteggiamenti contrari agli interessi della popolazione ticinese.

 

Il governo ha provato a ricattare anche il comitato d’iniziativa (di cui Franco Cavalli del ForumAlternativo è primo proponente) sull'istituzione di un'assicurazione cantonale per le cure dentarie, proponendo d’inserire l’importo necessario nel baratto della riforma fiscale. Al governo, il comitato ha risposto picche.

 

È ora di dire basta a questi ricatti! È ora di finirla con una politica di sgravi fiscali che svuota le casse dello Stato in un momento di emergenza sociale e che non favorisce nessun ciclo virtuoso nell’economia! È ora di smetterla con questa politica testarda e miope, che prima crea disuguaglianze e malessere e poi cerca di risolvere questi problemi con misure inefficaci barattandole in cambio di regali fiscali a chi non ne ha bisogno!

 

Insomma, caro De Rosa, c’è da fare! Gli slogan e i bei titoli non bastano: a fare la differenza sono i contenuti.