di Luigi Pagani, detto ul matiröö
La cronaca giudiziaria italiana ci porta sempre al parallelismo con quella ticinese. La prima viaggia regolare, la seconda perde la strada e sovente non arriva al traguardo. La scorsa settimana in Italia è partita una nuova ondata d’indagini su fatturazioni false finalizzate all’evasione fiscale ruotante attorno all’ambiente dei rally.
È uno dei filoni dell’inchiesta partita anni fa da Rimini, con tappa a Ivrea e infine sbandata in Ticino. Quell’inchiesta in Italia è già arrivata a vari gradi di giudizio, con decisioni di colpevolezza e d’innocenza. Tra i condannati in primo grado, tale Cuzari. Il suo nome in Ticino è noto alle cronache giudiziarie perché nel 2015 fu arrestato insieme all’ex capo ufficio dell’ispettorato del fisco cantonale. Il primo fu accusato di evasione e corruzione, il secondo di corruzione passiva. Son passati quattro anni, ma di quell’inchiesta non si sa più nulla. Misteri del Ministero pubblico ticinese.
Di certo, quello che ruota attorno al rally è un ambiente particolare, dove si conoscono tutti. Uno dei più noti rallysti ticinesi è il capo Dipartimento del Territorio, Claudio Zali. Il suo fedele navigatore è l’ex sindaco leghista di Isone, l’ex granatiere e diplomato in commercio Loris Palà. Diventato sindaco nel 2008 (tacitamente, poiché nessuno si era presentato), lascia la carica per farsi assumere nel 2012 nell’ormai trentennale feudo dipartimentale leghista, il Territorio, dove tutt’ora lavora all’ufficio dei rifiuti e siti inquinanti. Nel campo dei rifiuti, amico del Palà e del suo capo Zali, vi è un altro appassionato e immancabile sponsor dei rally ticinesi, l’imprenditore momò Puricelli. Quando il Palà non naviga col suo capo Zali, naviga col Puricelli. Amico di tutti e tre, è l’uomo a cui si associa lo sport automobilistico in Ticino, Max Beltrami, organizzatore dei vari rally sul territorio cantonale a cui hanno partecipato il ministro, il suo subalterno e l’imprenditore-sponsor.
Niente di male, la passione in comune dei rally e dei rifiuti porta a conoscersi e frequentarsi. Tra gli appassionati del rally a livello cantonale, vi è un altro nome noto, questa volta a livello giudiziario. Parliamo di un signore il cui nome è associato a un grosso scandalo politico che ha tenuto banco per un paio di anni nel cantone, giusto il tempo dell’eterna inchiesta della Magistratura. Parliamo proprio di lui, Davide Grillo, l’amministratore unico della famigerata Argo 1. Degli esiti giudiziari non si sa più nulla, almeno per quel che riguarda il mancato pagamento dell’Avs dei dipendenti. Di norma, non pagare l’avs è un reato penale. Ma forse, visti i tempi celeri della magistratura ticinese, l’inchiesta è ancora aperta…
Quel che si conosce invece del nostro Grillo, è il suo amore nel gareggiare nei rally. Gli sponsor lui se li faceva in casa. Basta dare un’occhiata alla foto, in bella vista sul cofano, il cui nome certo vi ricorderà qualcosa. Quella del rally è una passione che si porta dietro da tempo. Negli anni passati, il Grillo dell’Argo si è trovato ai blocchi di partenza insiene a Mister Rally Ticino Beltrami e l’imprenditore dei rifiuti Puricelli. Ma tu guarda quanto è piccolo il mondo dei rally ticinese.
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