di RedQ
Qualcosa di positivo a De Rosa dobbiamo riconoscerlo: contrariamente al suo predecessore, che aveva fatto finire nei cassetti le tre iniziative sanitarie, De Rosa ha rapidamente ripreso in mano i dossiers.
A proposito dell’iniziativa sulla qualità delle cure, riferiamo in un articolo del prossimo numero: anche in quell’iniziativa esponenti del ForumAlternativo avevano giocato un ruolo fondamentale.
L’iniziativa per un’assicurazione che copra le cure essenziali per quanto riguarda i denti e che inoltre richiedeva un investimento nella profilassi e nell’estendere i policlinici dentari, era stata depositata ormai quasi 5 anni fa e sul tema Beltraminelli aveva fatto a lungo della melina. Ricordiamo anche come il tutto dovrebbe essere finanziato: un prelievo uguale sul salario per datori di lavoro e lavoratori, mentre per disoccupati o pensionati la spesa dovrebbe essere coperta dal Cantone. Secondo i nostri calcoli il prelievo salariale sarebbe attorno al 0.15% a testa, mentre l’aggravio per le casse cantonali potrebbe arrivare a 15/20 milioni al massimo, tenendo conto che già oggi con le prestazioni complementari il cantone spende all’incirca 6-7 milioni di franchi all’anno per le cure dentarie.
De Rosa ha riesumato la proposta di Beltraminelli: una visita di prevenzione all’anno, esclusivamente per quelli che ricevono sussidi per i premi della cassa malati. Quindi niente per il ceto medio basso, che è quello che ne soffre di più: basti pensare che tutte le statistiche indicano come un quinto degli svizzeri va ormai all’estero a farsi trattare i denti ed un altro quinto (se non di più) non va dal dentista, per paura della fattura. E che i denti malsani siano una fonte importante di malattie, soprattutto cardiache e nefrologiche, lo si sa benissimo.
Le misure proposte da De Rosa sarebbero costate allo stato tra i 7 e gli 8 milioni all’anno: lui proponeva di dedurli da quei 15 milioni, che il Consiglio di Stato intende devolvere per “spese sociali” se il popolo accetta la proposta di sgravi fiscali milionari per superricchi e ditte.
Quindi psicologicamente una situazione ancora peggiore di quella della proposta Beltraminelli, perché ora coloro che hanno enormi problemi nel pagare i premi di cassa malati si sarebbero visti decurtati (a favore di una visita preventiva dal dentista) i sussidi che gli vengono fatti balenare con il pacchetto di proposte avanzate da Vitta.
Chiaramente il comitato di iniziativa ha rimandato al mittente la proposta di De Rosa e spera che in Gran Consiglio ci saranno politici più illuminati che saranno in grado di preparare un controprogetto di un certo valore. Il Consiglio di Stato difatti vuole ora semplicemente non proporre niente e domandare al Gran Consiglio di pronunciarsi negativamente sull’iniziativa. E sì che anche sul tema del finanziamento ci sarebbero delle idee innovative che girano: per esempio quella di una tassa sulle bibite zuccherate, che sono una delle fonti principali da cui derivano i problemi alla dentatura. Il Consiglio di Stato vodese ne aveva fatto il punto centrale del suo controprogetto. Oltretutto anche nei 12 consigli dell’Unione Europea per diminuire il rischio di sviluppare un cancro, si raccomanda caldamente di rinunciare a bere bibite zuccherate.
Se il Gran Consiglio non avrà la forza politica o l’inventiva di proporre un controprogetto (e non dovrebbe essere un compito troppo difficile), andremo direttamente alla votazione sull’iniziativa, di cui Franco Cavalli è il primo firmatario.
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