Il Signore della Lugano innevata

di Luigi Pagani, detto ul matiröö

 

Il signore delle spiagge fa il benefatore a Natale. Del milione speso per gli eventi natalizi nella città luganese, 630mila franchi li ha messi l’Artioli. Per chi fosse a digiuno dei new rich luganesi, il signor Artioli del gruppo immobiliare Artisa, ...

... è quel signore che ha costruito una villa a bordo lago dall’altra sponda della città, autorizzata dal Comune con la discutibile notifica di costruzione senza pubblicazione (volgarmente detta “licenza tra da nüm”, molto in voga alla Divisione edilizia privata luganese).

 

Per nulla discutibile invece era la spiaggetta annessa, abusivamente realizzata e altrettanto abusivamente distrutta, perché sgamato dalle telecamere di Falò.

 

Se ci siano state ripercussioni legali o penali, nulla è dato a sapere nel regno ceresiano del tra da nüm. Non pretenderete forse che l’autorevole stampa prezzolata luganese del cdt, si metta a scavare nella sabbia? Non sia mai. Son troppo impegnati a incensare gli uomini portatori della cultura del fare, senza mai domandarsi cosa s’intenda per “fare”. “Fa e disfa l'è tut un lavurà”, al diseva ul me nono. Non era un complimento.

 

Ad ogni modo, è grazie al generoso benefattore se nella Lugano innevata tutto l’anno, ci sarà la pista di ghiaccio e tante belle amenità per il gentil popolino. «ViviLugano ha deciso di collaborare per la promozione di eventi e manifestazioni di qualità ma assolutamente non elitaria» ha spiegato ai prostrati media la consorte del signore delle spiagge.

 

ViviLugano, per i non addetti, è un’emanazione della Fondazione Artisa (in realtà Foundation, perché fa più scic). «Non ha chiesto nulla in cambio, ma agisce per dimostrare che ha a cuore la città» ha tenuto a precisare il municipale Badaracco.

 

Infatti, dell’assoluto rispetto dell’autorità del benefattore, ora vi sono le prove. Dovete sapere che il vizio di costruire sul lago gli è rimasto. Invece della spiaggia, questa volta voleva farci una bella pista di pattinaggio galleggiante. Temporanea, come la spiaggia. Ma il sogno è stato rimandato, in attesa delle dovute autorizzazioni e verifiche, non fosse altro per esser sicuri che non sprofondasse con sopra qualche bimbo. «Sicuramente i tempi sono stretti – ha commentato l’imprenditore lagunare - ma il progetto temporaneo di una pista sulla riva ci poteva stare. Però accettiamo di buon spirito che le varie autorità preposte al demanio chiedano perizie idrogeologiche o di altra natura». Buon spirito natalizio.

 

Certo, stupisce un po’ notare che la povera Lugano abbia finito i soldi per la pista di ghiaccio, quando ormai le trovi in tutto il cantone (perfino Caslano e Massagno le han fatte per anni). Ma c’è un motivo. Anzi, un piano d’importanza strategica, perché nell’esecutivo luganese, mica ci sono delle menti povere. Il piano a cui lavorano da tempo, ve lo sveliamo.

 

Lasciar marcire il servizio pubblico cittadino, svuotarlo d’utilità, così un giorno potranno finalmente affermare: è meglio il privato. D’altronde, l’Artioli è un uomo avanti, avendolo già capito da un pezzo. Lugano è la città in Svizzera messa peggio in materia di alloggi a pigione moderata. È il frutto di una costante politica cittadina del Non fare. I risultati della buona amministrazione pubblica, si vedono a colpo d’occhio. Alto standing in abbondanza, di affitti popolari neanche l’ombra. Perché dunque stupirsi se l’Artioli si compra un bene pubblico, l’ex deposito dell’azienda parapubblica Arl di Viganello, per costruirci degli alloggi a pigioni moderate per studenti o anziani?

 

Certo, guadagnandoci qualche franchetto, l’uomo del fare arriva dove l’inerzia degli amministratori della città non fanno un tubo. Ma vi sbagliate se pensate sia frutto dell’inettitudine degli amministratori comunali. Nella Lugano innevata, questo non succede…

Vai alla rubrica: