Svizzera bastonata: devi spendere di più!

di Red

 

Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) non è proprio conosciuto per essere un’istituzione sovietica e neanche minimamente di sinistra. Ben noto è il suo ruolo tragico durante gli ultimi 25 anni nell’obbligare i paesi poveri a distruggere i servizi sociali, gli ospedali pubblici, a diminuire all’inverosimile le spese, sempre per ridurre al minimo il ruolo dello Stato.

Sotto la direzione della sua ultima direttrice Christine Lagarde l’FMI è diventato un po’ più “moderato”, diremmo di tipo macronista. Sta quindi ora soprattutto cercando di evitare crisi troppo gravi al sistema capitalista, razionalizzando sin dove è possibile. Ogni anno l’FMI pubblica un rapporto nel quale valuta la situazione economica dei vari paesi, distribuendo consigli a destra e a manca, soprattutto ai governi.

 

Particolarmente severo è stato il giudizio espresso sul comportamento del Consiglio federale svizzero. Quest’ultimo viene accusato di usare inutilmente i surplus annuali (sempre di 3-5 miliardi) per diminuire il debito pubblico, che è già a livelli insignificanti. Invece di continuare quindi a nascondere inutilmente grandi somme, l’FMI consiglia alla Svizzera di aumentare gli investimenti in opere pubbliche (Alptransit a Sud di Lugano sarebbe un obiettivo perfetto!), ma anche ad un utilizzo almeno parziale per finanziare strutture sociali e in stato di sofferenza, e qui si può pensare all’AVS.

 

Il messaggio è chiaro: basta con un risparmismo assolutamente demenziale, anche da un punto di vista puramente di buon funzionamento del capitalismo svizzero!

 

E sì che quando noi diciamo le stesse cose, veniamo accusati di “populismo di sinistra”. Ma ora più nessuno potrà obiettare perché i soldi ci sono, eccome, sia per investimenti che per rendere più performanti le varie assicurazioni sociali.