Prendere i soldi dove ci sono

di Francesco Bonsaver

 

50 miliardi di franchi l’anno da destinare a politiche prioritarie sociali e ambientali. Con quell’ingente somma a disposizione, si potrebbe garantire la transizione energetica del Paese senza danni per le classi più deboli e il finanziamento a delle pensioni dignitose. Sarebbe possibile concretizzare la vera politica nell’interesse del bene comune. 

È la vera svolta possibile se dovesse essere approvata l’iniziativa popolare “Microtassa”, la cui raccolta firme partirà a inizio 2020.

 

L’idea è tanto geniale quanto molto semplice. Nella Svizzera del terzo millennio, le transazioni commerciali digitali si stima ammontino a cento mila miliardi di franchi. Per quanto pazzesca, è una cifra prudente. C’è chi ipotizza siano un milione di miliardi di franchi che ogni anno transitano digitalmente nel Paese. Per transazioni digitali s’intendono tutti quei pagamenti effettuati via internet. Introducendo una micro tassa dell’0.1% sui pagamenti digitali e prendendo per buona la cifra prudenziale, ogni anno la collettività incasserebbe 100 miliardi di franchi.

 

L’iniziativa prevede che col ricavato della microtassa, si abolirebbe l’Iva (23 miliardi l’anno), le imposte federali dirette (22 miliardi) e la tassa di bollo (2 miliardi). La cinquantina di miliardi restanti sarebbero destinati a risolvere le priorità collettive.

 

Se approvata, l’iniziativa ridistribuirebbe l’enorme ricchezza in circolazione che oggi sfugge all’imposizione. Per le classi medie-basse, ciò comporterebbe unicamente vantaggi. Se oggi su un prodotto di 100 franchi, il cittadino paga 7,70 franchi di Iva, con la microtassa ne pagherebbe 10 centesimi. Del medesimo vantaggio trarrebbero anche le piccole e medie imprese. L’artigiano ad esempio, oltre che finanziario per l’acquisto o la vendita del suo prodotto, avrebbe un fastidio burocratico in meno legato all’Iva.

 

Gran parte del ricavato dei 100 miliardi della microtassa, arriverebbe dall’industria finanziaria. Che d’industria non ha nulla, essendo pura speculazione. Sapevate che le grandi banche o hedge found giocano al casinò borsistico enormi capitali speculando sull’acquisto e la vendita di milioni di azioni in transizioni digitali che durano microsecondi? Si portano a casa profitti creati dal nulla, da soldi su soldi. Operazioni in cui la velocità è tutto e sono possibili solo grazie a supercomputer in grado di svolgere operazioni in microsecondi. Fufa, la chiamerebbe mio nonno.

 

Quest’un per cento della società elvetica, farà di tutto per demonizzare l’iniziativa, per impaurire le persone. Nulla di nuovo, è una trama già vista molte volte in questo Paese. Per prepararci a combatterli con argomenti solidi, il ForumAlternativo organizzerà una conferenza coi promotori dell’iniziativa (www.microtassa.ch). Un appuntamento da non perdere per cui vi informeremo a tempo debito.

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