Annullato il corteo di Bellinzona, ma la lotta femminista non si ferma


Collettivo Io l'8 ogni giorno

 

Le disposizioni delle autorità federali per contenere la diffusione del coronavirus impongono il divieto di manifestazioni con una partecipazione superiore alle 1000 persone. Per questo in una riunione tenutasi ieri le organizzazioni promotrici hanno deciso di annullare la manifestazione prevista l’8 marzo a partire dalle 14.00 a Bellinzona.

In questi ultimi anni la partecipazione alla manifestazione dell’8 marzo ha sfiorato il migliaio di persone e sull’onda dello sciopero del 14 giugno è realistico pensare che l’affluenza potesse superare questa cifra.

 

Nonostante queste disposizioni, la lotta delle donne non si ferma. Il collettivo femminista iolotto invita quindi tutte le donne, come del resto avviene a livello nazionale, a promuovere piccole iniziative di lotta e di mobilitazione. L’obiettivo è quello di disseminare il territorio delle nostre rivendicazioni, dando libero sfogo alla nostra creatività.

 

Le discriminazioni contro le donne non si fermano la domenica, molte di noi sono attive in settori nei quali si lavora anche la domenica con salari bassi e condizioni di lavoro precarie, tutte noi svolgiamo il lavoro di cura e il lavoro domestico non retribuito anche la domenica, siamo vittime di violenze molestie e soprusi anche la domenica. Per questo anche se l’8 marzo cade quest’anno di domenica sarà per noi una giornata di sciopero dal lavoro produttivo e da quello riproduttivo.

 

Siamo stufe di aspettare risposte che non vengono né da parte delle autorità politiche né dai tribunali. Alla parità sancita sulla carta non corrispondono reali e sostanziali trasformazioni delle nostre vite. Sia nel mondo del lavoro, sia a casa, sia in famiglia, nelle relazioni interpersonali o nello spazio pubblico, siamo ancora costantemente discriminate e considerate cittadine di serie B.

 

Il prossimo 8 marzo sarà quindi una nuova giornata di protesta e di sciopero. Sciopereremo insieme contro tutte queste discriminazioni, sciopereremo per noi stesse, per i nostri diritti, ma non solo. Sciopereremo contro questo sistema e per trasformare in profondità la società, per costruire un movimento femminista capace di ripensare e sovvertire l’intera organizzazione economica e sociale.

 

L’invito è quindi quello di mobilitarsi in tutti i luoghi dove possibile, portare le nostre rivendicazioni in modo decentralizzato e far sentire la nostra voce. Chi volesse partecipare alle azioni promosse dal collettivo iolotto l’appuntamento è alle 14.00 in stazione a Lugano da dove partiremo per una sorta di sciopero itinerante che toccherà alcuni luoghi simbolo delle discriminazioni delle donne.

 

La nostra lotta non si fermerà, coscienti che coscienti che i diritti di cui godiamo oggi non ci sono stai regalati da nessuno, ma sono stati conquistati con la lotta dalle nostre nonne e mamme e che la strada per la parità reale e l’autodeterminazione è ancora lunga e tocca a noi ora batterci per raggiungere questi obiettivi.