Coronavirus: il tempo degli sciacalli

di ForumAlternativo

 

Osservando certe situazioni indecenti che si sono manifestate nella vicina penisola, con furti e aumenti vertiginosi dei prezzi del materiale sanitario, si pensa che certe situazioni succedano solo in altri paesi, e dall’alto del piedistallo confederato ci permettiamo di giudicare con disprezzo.

Improvvisamente, però, ci accorgiamo che qualcosa non torna nemmeno da noi. In questo momento epocale di stravolgimento delle nostre abitudini e della nostra vita, chiamati alla responsabilità individuale, al senso civico e alla solidarietà, scopriamo delle brutte realtà che avremmo preferito non vedere.

 

Le casse malati che si rifiutano di rimborsare i test per il Covid-19, salvo poi essere richiamate all’ordine dal governo federale…

Politici irresponsabili che approfittano di questo momento d’incertezza per soffiare sulle paure della popolazione, invocando scenari apocalittici come la chiusura del Gottardo e la cessione del Ticino all’Italia e moltiplicando gli appelli alla “caccia all’untore” – il tutto esclusivamente per tornaconto personale…

Il padronato che anziché difendere la salute delle salariate e dei salariati permettendo il telelavoro e chiudendo le attività produttive non necessarie tratta i lavoratori come carne da macello…

L’Associazione delle Industrie Ticinesi (AITI) che vede nell’emergenza attuale un’occasione per richiedere l’allentamento del diritto del lavoro, togliendo quelle protezioni che difendono i salariati dal lavoro notturno e domenicale, abolendo le sanzioni per chi non rispetta la durata del lavoro e la gestione dei turni di lavoro…

Catene della grande distribuzione che gonfiano artificialmente i prezzi dei prodotti di prima necessità per lucrare sul disagio vissuto dalla popolazione… L’esempio più eclatante al riguardo? Obi, di proprietà della catena Migros, oggi vende confezioni da dieci mascherine FFP1 (inutili per bloccare il virus) a 149.- CHF, quando fino all’altro ieri costavano circa 1.- al pezzo!

 

Insomma, situazioni di emergenza come questa sono rivelatrici. La maschera di rispettabilità e di amore per la collettività dietro cui si nascondono normalmente casse malati, politici, padronato e grande distribuzione vengono a cadere. La logica dell’“arraffa tu che arraffo io” che guida la nostra politica e la nostra economia mostra il suo lurido volto in tutto il suo orrore.

 

Quando l’emergenza sarà passata, dovremo ricordarcene e dovremo far pagare il conto a tutti quelli che hanno lucrato sulle nostre sofferenze. E quando saremo chiamati alle urne, non dimentichiamoci di far pagare anche quei partiti di governo che hanno permesso loro di agire indisturbati per tutti questi anni!