La salute dei lavoratori e della popolazione va anteposta ai profitti delle imprese

I Verdi e ForumAlternativo - Bellinzona

 

Nel momento in cui la popolazione sta finalmente cominciando a capire l'importanza di fermare tutte le attività non essenziali e di assumere atteggiamenti responsabili nella lotta al COVID-19, come stabilito ieri dal Consiglio federale per l'intera Confederazione, mantenendo solo i servizi essenziali come negozi alimentari e farmacie, ci si accorge che per diverse imprese nella città di Bellinzona e nei suoi dintorni non sia in effetti così.

Inutili gli appelli ai cittadini se poi le autorità stesse permettono bellamente che si continui a esercitare attività non indispensabili al supporto della popolazione.

 

Le cave in Riviera continuano la loro attività come niente fosse. In via Motto d'Arbino, una strada comunale di pochissima rilevanza nel quartiere di Bellinzona, gli operai di un cantiere continuano a lavorare alacremente. Stesso discorso per i lavori di sistemazione dello svincolo di Bellinzona Sud, dove il cantiere continua imperterrito come qualche settimana fa, nonostante, soprattutto ora con la circolazione ridotta al minimo, non sia per niente necessario.

 

Chiediamo alle autorità dei comuni di Bellinzona, Riviera e di tutti quei comuni dove vi fossero ancora attività assolutamente non indispensabili, di intervenire in favore di un atteggiamento responsabile da parte di tutti gli attori presenti sul territorio, a protezione dei lavoratori coinvolti e di tutti i cittadini, che potrebbero subire le conseguenze di un approccio poco adeguato nei confronti della situazione. Chiediamo inoltre la costituzione di un fondo ad hoc per garantire i salari e aiuti a pmi e artigiani.

 

Auspichiamo un atteggiamento di severità e, in caso di abusi, l'applicazione di sanzioni esemplari.

 

 

 

 

 

 

Per I Verdi del Bellinzonese, Marco Noi

Per il ForumAlternativo di Bellinzona, Alessandro Robertini