E LA SVIZZERA CONTINUA A PROSTITUIRSI ...

Marco Trevisani

La lista delle nefandezze "Made in Switzerland" da parte delle varie Nestlé, Glencore, Eternit, Holcim, Monsanto (anche se quest'ultima non del tutto svizzera ma operante nel nostro paese) e -come recentemente illustrato dalla Rsi - di Novartis (sul suo modo spregiudicato di fare utili stratosferici) sembra interminabile.

 

"La Svizzera, l'oro e il saccheggio del mondo", "Baby killer: il latte in polvere venduto in Africa dalla Nestlé: incoraggerà a sostituire il latte materno ben migliore e sarà consumato dai bebé con acqua non potabile", "Cittadini svizzeri arricchitisi con la tratta degli schiavi", "L'oro sporco della Svizzera", "Averi ebraici in giacenza nelle banche svizzere", "Fondi trafugati dai dittatori", "Capitali in fuga dei grandi evasori", "Soldi accumulati sfruttando senza tanto scrupolo le risorse di paesi poveri in America latina, in Asia o in Africa", "La Svizzera fa parte dei dieci paesi le cui multinazionali sono oggetto del maggior numero di denunce di violazioni e di abusi", "Pretoria mon amour", "Aerei Pilatus nel Ciad","L'Hôtel Beau-Rivage di Losanna ospiterà il summit mondiale delle materie prime, ossia la banda degli affamatori e dei saccheggiatori", "posizione ambigua di Nestlé nell'omicidio di sindacalisti in Colombia", "Guerra del Vietnam e mutismo elvetico (circa la fornitura di pezzi d'orologeria e aerei),"Le grandi banche svizzere investono nel produttore americano di bombe a grappolo Textron"… Oltre alle note ombre sui rapporti con il Nazismo, con il regime sudafricano dell'apartheid... Sono questi i titoli che da anni si leggono sulla stampa che fa il suo lavoro, quella più indipendente, onesta e sensibile...

 

E le notizie riguardanti la Svizzera, recentemente, continuano a susseguirsi a raffica, tutte delle stesso segno negativo, e sono riconducibili a una parola. Ecco alcuni esempi eloquenti.

 

La Confederazione elvetica decide di aumentare di più del 40% l'esportazione di armi, per esempio agli amici del Pakistan e dei Paesi del Golfo, in un mondo già messo a fuoco e fiamme? Va bene, pur di fare soldi, tanto a noi che viviamo pacificamente non ci riguarda.

 

I "whistleblower" non sopportano più la corruzione e il malaffare del proprio datore di lavoro, lo vogliono denunciare pubblicamente e avrebbero bisogno di una legge che li protegga da un licenziamento-rappresaglia ? Niente da fare, "pecunia non olet", la divina Elvezia difende il prepotente, disposto a tutto pur di fare "i danè", e non la vittima.

 

E cosa dire dell'Iniziativa multinazionali responsabili? Al nostro governo federale non interessa affatto che i giganti elvetici non rispettino all'estero la protezione di ambiente e socialità che si esige in Svizzera. Vedremo con le prossime votazioni se il popolo si dimostrerà più sensibile di chi lo governa e smentirà la Svizzera ufficiale...

 

Per non parlare dell'accoglienza dei migranti, vedi bunker… Potremmo imparare qualcosa dalla Germania che oggi ha deciso di accoglierne migliaia! Ormai si superano i già noti e repellenti opportunismo e avidità targati Svizzera. E la parola cui alludevo all'inizio, tutti l'hanno già riconosciuta...

 

Per fortuna però non mancano le voci critiche, i fustigatori (Svizzeri anche loro) dell'andazzo elvetico. Sono ben note le nette prese di posizione di Max Frisch, Friedrich Dürrenmatt, Carl Lutz, Karl Grünberg e tanti altri; e, più recentemente Franco Cavalli, Dick Marty, Jean Ziegler, Elly Schlein... E lo psicanalista svizzero Georges Arès (pseudonimo di Cornelius Heim) osservava tempo fa nel suo libro "La Suisse, avenir de l'Europe?" che "vi è una certa voluttà per i miei compatrioti ad essere vilipesi come lo sono, ad essere trattati di 'porci' o addirittura di 'porci planetari' "; egli si chiede "cosa ci sia di più tonificante per sfuggire al non-essere, alla frustrazione, alla insipida e rancida virtù?".

 

E ancora la testimonianza di un frontaliere italiano intervistato 13.3.20 alla frontiera, dal "Quotidiano" della Rsi, mentre si recava al lavoro: "Siamo carne da macello, ci fanno lavorare ma in ditta non c'è nessuno (dei capi svizzeri, si suppone)"; causa il coronavirus. Da giorni, infatti, è apparsa a livello planetario la nota terribile pandemia. Chissà se oltre all'orrore inflitto, essa indurrà l'essere umano a rivedere le sue priorità nella scala dei valori...