Lavoratori indipendenti, le bollette non aspettano Parmelin

di ForumAlternativo

 

Mercoledì scorso, ancora una volta, la promessa di Parmelin di dare una risposta pratica ai lavoratori indipendenti è andata a vuoto. Per la seconda settimana consecutiva, nulla è stato detto su come sarà applicato il diritto all’indennità di guadagno agli indipendenti promesso allo scoppio della crisi da Covid. 

Nell’ultima conferenza stampa di mercoledì 8 aprile, pur non spiegando mai perché non stia mantenendo la promessa, il ministro dell’economia Parmelin (UDC) ha più volte rimarcato, in maniera sibillina, l’importanza del rigore nei conti pubblici.

 

“Non lasceremo indietro nessuno”, aveva solennemente affermato a inizio crisi il Consiglio federale, annunciando l’estensione del diritto all’indennità di perdita di guadagno ai lavoratori indipendenti. Una categoria professionale molto variegata ma fondamentale nella nostra società, di cui costituiscono una delle arterie principali. Artigiani di ogni tipo, titolari di piccoli botteghe, operatori sanitari (inclusi fisioterapisti o psicoterapeuti), proprietari di saloni attivi nell’estetica,… Senza dimenticare tutta la galassia dei freelance, in rapida espansione con l’evoluzione digitale degli ultimi decenni. La lista è lunga e rende l’idea dell’importanza che questa categoria ricopre nella nostra vita quotidiana. A volte l’indipendenza lavorativa è una scelta di vita. Altre volte invece è una scelta obbligata, una pseudoindipendenza imposta del vecchio datore, finalizzata a scaricare sul lavoratore i rischi aziendali.

 

E proprio qui sta il nocciolo della questione per la tipologia degli indipendenti: l’assenza di copertura, di paracaduti sociali dignitosi. L’indipendente non ha diritto alla disoccupazione né al lavoro ridotto. In questo periodo, il lavoratore autonomo sta sopportando l’intero peso dell’impossibilità di garantirsi un reddito in conseguenza delle giuste priorità di salute pubblica.

 

“Saremo molto vicini all’economia”, avevano prontamente rassicurato i governi cantonali e federali. E si è visto: 40 miliardi di crediti facilitati alle imprese, contro 8 miliardi di lavoro ridotto ai lavoratori dipendenti. Le priorità evidenti nelle proporzioni. Intanto, nell’attesa di soluzioni concrete, gli indipendenti sono soli nell’affrontare la situazione, e le bollette dei costi fissi (affitti, leasing, stock, oneri assicurativi e imposte,…), si sa, non aspettano.

 

Per trovare soluzioni concrete e risolvere collettivamente questa situazione, il ForumAlternativo propone di dar voce agli indipendenti, così da capirne le variegate esigenze e identificarne le principali priorità. Quale primo passo, è stato stilato un questionario anonimo di poche domande per cercare di focalizzare le problematiche e raccogliere suggerimenti per uscirne.

 

I lavoratori indipendenti o autonomi interessati a far sentire la loro voce sono invitati a compilare il formulario e spedirlo all’indirizzo di posta elettronica forumalternativo@bluewin.ch