PIAZZA APERTA - I Verdi del Ticino
Il Comitato cantonale, nella riunione del 10 giugno 2020, ha deciso di raccomandare di respingere i 4 oggetti in votazione federale il 27 settembre.
- l’iniziativa UDC per un’immigrazione moderata,
- la modifica della legge sulla caccia,
- la modifica della legge sull’Imposta Federale Diretta concernente il trattamento fiscale delle spese per la cura dei figli da parte di terzi,
- l’acquisto di nuovi aerei da combattimento.
I Verdi del Ticino invitano votare no all’Iniziativa UDC per il controllo dell’immigrazione perché, a causa della clausola ghigliottina, l’accettazione dell’iniziativa significherebbe la disdetta degli accordi bilaterali con l’Europa e il conseguente isolamento della Svizzera sarebbe disastroso per il nostro Paese. Inoltre la soppressione delle misure di accompagnamento favorirebbe ulteriormente il dumping salariale e provocherebbe il deterioramento delle condizioni di lavoro soprattutto nei cantoni di confine come il Ticino. Per affrontare il problema del frontalierato, laddove ci sono evidenti tendenze sostitutive o salari in calo, sono necessarie misure interne più incisive per garantire salari dignitosi, contratti collettivi obbligatori, controlli a tappeto e maggiori sanzioni per chi trasgredisce. Queste misure a protezione del mercato del lavoro interno sono state sempre osteggiate dagli iniziativisti.
Il parlamento verde invita a votare no alla modifica della legge sulla caccia perché essa pregiudica la tutela delle specie animali protette: consente abbattimenti preventivi di specie che ancora non hanno causato danni e prevede l’inserimento di animali rari nella lista delle specie regolabili (eliminabili). Inoltre sottovaluta l’utilità della presenza dei grandi predatori ad esempio nel controllo degli ungulati che sono a volte all’origine dei deterioramenti dei boschi di protezione. Infine, delegando ai cantoni eccessive competenze, la riforma compromette la protezione degli animali selvatici rari su tutto il territorio nazionale.
Il comitato dei Verdi del Ticino invita a votare no alla modifica dell’imposta federale diretta per il trattamento fiscale delle spese per la cura dei figli, perché avvantaggia solo le famiglie più agiate senza risolvere i problemi delle famiglie in difficoltà e costa 370 milioni di franchi. I Verdi vogliono una politica familiare sostenibile e sociale. Per questo i 370 milioni di franchi devono piuttosto essere utilizzati per aumentare gli assegni per i figli, per finanziare i posti negli asili nido e il congedo parentale.
Infine i Verdi del Ticino raccomandano di respingere anche l’acquisto di nuovi aerei da combattimento perché è un inutile sperpero di denaro pubblico (6 miliardi di franchi di investimento iniziale e un costo d’utilizzo totale stimato a 24 miliardi di franchi): gli aerei in dotazione permettono già la sorveglianza dello spazio aereo e l’eventualità di un conflitto aereo in Europa è altamente improbabile. La Svizzera dovrebbe piuttosto concentrare le sue risorse per rispondere alle vere minacce e adottare misure forti per la protezione del clima.