Il Governo sostenga gli studenti in difficoltà!

sindacato SISA

 

Firma la petizione che chiede al Consiglio di Stato ticinese di sostenere finanziariamente gli studenti in difficoltà a causa della crisi creata dalla pandemia di COVID-19.

 

Le/i sottoscritte/i firmatari/e richiedono al Consiglio di Stato ticinese di:

 

1) Introdurre degli aiuti finanziari straordinari per le/gli studenti/esse che seguono una formazione di grado terziario (università, scuole universitarie professionali, ecc.), a cui si possa avere accesso in tempi rapidi e senza eccessiva burocrazia;

 

2) Condonare il debito studentesco, rinunciando dunque pretendere il rimborso dei prestiti e dei relativi interessi;

 

3) Adoperarsi per garantire il rimborso (almeno parziale) delle rette scolastiche e universitarie versate per il semestre primaverile, degli abbonamenti per i trasporti pubblici e dei contributi versati dalle famiglie per le gite di maturità.

 

 

Perché è importante?

 

La pandemia di COVID-19 sta mettendo a dura prova l’intera società ticinese, tanto sul piano sanitario quanto sul piano economico e sociale. I contraccolpi economici del lockdown stanno iniziando già ora a farsi sentire: le prime ondate di licenziamenti vengono annunciate dalle direzioni aziendali, numerosi piccoli commerci sono a rischio chiusura, la disoccupazione cresce di giorno in giorno così come il ricorso alle varie forme di sostegno sociale messe in campo dallo Stato. Una categoria sociale in particolare sembra però essere stata dimenticata dalle autorità: le studentesse e gli studenti.

 

Eppure anch’esse/i sono fortemente colpite/i dall’attuale situazione sanitaria! Ricordiamo ad esempio che 3 studenti/esse universitari/e su 4 in Svizzera lavorano a fianco degli studi per potersi permettere di proseguire la propria formazione: a causa del lockdown, molti di esse/i – che per di più hanno generalmente dei contratti precari e non possono sempre accedere al lavoro ridotto – hanno visto azzerarsi le proprie entrate. Le spese (affitto, cibo, cassa malati, abbonamenti di telefonia, ecc.) sono però rimaste pressoché le stesse! Oltre a ciò, numerosi dei servizi per cui esse/i pagano (caro) delle rette o degli abbonamenti non sono più stati disponibili: dalle strutture universitarie (biblioteche, aule studio, stampanti, ecc.) fino ai trasporti pubblici. In maniera simile, anche i liceali sono stati costretti ad annullare le proprie gite di maturità ma non hanno ancora ricevuto alcun rimborso. Viste le difficoltà cui andranno incontro numerose famiglie nei prossimi mesi, occorre intervenire per sostenere finanziariamente chi sta studiando: vi è il serio rischio che coloro che si trovano in maggiori difficoltà siano costrette/i ad interrompere i propri studi!