di ForumAlternativo
Denunciamo il grave attacco allo Stato di diritto da parte del Governo. Per ammissione di un Consigliere di Stato, il suo Dipartimento e l’intero Consiglio di Stato - che ne ha avvallato le decisioni - hanno violato la legge e la giurisprudenza per opportunità politica.
Ponendosi al di sopra della giustizia, l’Esecutivo azzera la separazione dei poteri introducendo nel nostro Paese un sistema di potere politico avulso dalla democrazia.
Non stupisce che il terreno fertile per l’esercizio abusivo dell’autorità sia quello degli stranieri. Ancora una volta la parte più debole della comunità e i lavoratori più fragili sono coloro che hanno subito il gioco tra il potere e i propri elettori.
Come forza politica denunciamo e combattiamo da tempo la fragilità progressiva dello statuto di lavoratore straniero che si traduce in precarizzazione dell’intera comunità dei lavoratori.
Così come denunciamo la discriminazione istituzionale contro gli stranieri che si è manifestata in questi ultimi anni - di cui il diniego del diritto alla disoccupazione per futili motivi, gli ammonimenti per chi chiede i sussidi di cui ha diritto, le gravi intrusioni nella sfera privata, le revoche dei permessi e la trasformazione di stranieri residenti in frontalieri sono solo alcuni esempi - e che ha inferto umiliazioni e sofferenze alla parte straniera della nostra comunità.
Tutti i cittadini, in Ticino e in Svizzera, indipendentemente dal colore politico, si aspettano che il governo rispetti le Leggi e la Costituzione. Anzi lo pretendono. Anche noi pretendiamo che il nostro Consiglio di Stato interpreti il proprio mandato nel rispetto della volontà del popolo che ha voluto separare il legislatore dall’amministratore della giustizia e dall’amministratore esecutivo dei compiti dello Stato.
Pretendiamo che sia fatto tutto il possibile per accertare che Governo e singoli Consiglieri di Stato abbiano adempiuto al mandato in conformità alle leggi e nel rispetto della Costituzione.
Pretendiamo che in caso di illeciti sia fatta totale chiarezza e che, accertati fatti e responsabilità, sia garantita giustizia a chi abbia subito abusi.
Pretendiamo che al popolo venga riconosciuto il diritto di sapere. Che il Parlamento usi tutti i mezzi che ha a disposizione per comprendere l’entità del fenomeno e porvi rimedio.
Chiediamo a tutti i gruppi parlamentari di sostenere l’attivazione dell’Alta Vigilanza.
Chiediamo a tutte le forze politiche democratiche di schierarsi con la legge e con il popolo che l’ha voluta.