I nostri cuori oggi sono sulla Piazza Federale

di ForumAlternativo - FA

 

Oggi alle 14.30 confluiranno sulla Piazza Federale le lavoratrici attive nel settore delle cure di tutte le regioni del Paese: infermiere, assistenti di cura, ostetriche, collaboratrici famigliari, dipendenti di case anziani. 

 

Attive da diversi mesi in prima linea nella lotta al Covid, confrontate con turni di lavoro massacranti, pronte a mettere a rischio la loro salute per curare i nostri malati, manifesteranno per chiedere una valorizzazione delle loro professioni e dell’intero settore.

 

Le rivendicazioni della giornata devono rappresentare un punto di partenza per il riconoscimento del giusto valore di tutte le professioni del settore delle cure: un mese di salario supplementare quale “Premio Corona”, maggiori diritti sui luoghi di lavoro, maggiore protezione e migliori condizioni di lavoro. Oggi i dipendenti del settore lanciano un accorato appello al Governo Federale e alle nostre istituzioni: le condizioni di lavoro vigenti nel settore sono oggi estreme e le pressioni cui è sottoposto il personale sono sempre più insostenibili. Gli applausi non bastano più, servono urgentemente i fatti. Il ForumAlternativo esprime la sua più profonda solidarietà e stima al personale curante. Siamo con voi e sosteniamo la vostra lotta!

 

Malgrado negli scorsi mesi la popolazione abbia espresso ammirazione, solidarietà e gratitudine nei confronti di una categoria che si è occupata dei nostri malati in un momento drammatico e in condizioni durissime, i rappresentanti politici, le lobby della sanità e i dirigenti delle aziende attive nel settore – cioè tutti coloro che in questi ultimi anni hanno depotenziato il nostro sistema sanitario a colpi di risparmi e controriforme – si sono rifiutati di avviare un confronto con il personale ed i suoi rappresentanti.

 

Come se non bastasse, in questi giorni vi sono state sconcertanti prese di posizione da parte di politici, come la consigliera nazionale PPD Ruth Humbel che ha definito “ciniche” le rivendicazioni del personale. Dichiarazioni sconcertanti e vergognose che rappresentano un vero e proprio insulto nei confronti della professionalità, della dedizione e dell’impegno enorme che il personale sanitario ha messo e sta tutt’ora mettendo al servizio della collettività, a maggior ragione ora che siamo entrati nel pieno della seconda ondata della pandemia.

 

Dai luoghi di lavoro giungono notizie inquietanti: carichi di lavoro estremi, penuria di personale, colleghe che sono costrette a lavorare malgrado siano in quarantena. Una situazione che urla vendetta al cielo e che richiede una svolta decisa nei settori sanitari e in tutti quei rami professionali definiti essenziali per il funzionamento della società nei quali vigono condizioni di impiego e salari indegni per un Paese come il nostro, nel quale si produce un’enorme ricchezza di cui beneficiano però solo pochi benestanti.

 

Coloro che vogliono costruire una società più giusta, più equa e più solidale devono prima di tutto migliorare le condizioni di lavoro nel settore delle cure. L’insieme della nostra società ne trarrebbe un enorme beneficio: pensiamo ai dipendenti, agli ammalati, alle persone anziane, ai loro famigliari. L’importante manifestazione che si svolge oggi a Berna deve rappresentare un primo tassello verso la costruzione di quella che viene definita una società del Care. Una società più democratica, inclusiva, che ponga al centro dei suoi interessi la difesa della dignità umana e del bene comune.

 

Siamo con voi!