Minacciare lo sgombero polarizza il conflitto

PIAZZA APERTA - Bruno Brughera * 

Ieri 12 novembre 2020, abbiamo appreso da un laconico annuncio che il municipio di Lugano, a maggioranza, intenderebbe procedere allo sgombero del CSOA!

 

 

 

Un fatto già gravissimo in sé, e particolarmente in un momento in cui l’attività del centro è praticamente ferma da mesi per le note ordinanze COVID-19. Si vuole approfittare dell’impossibilità di raggruppamento per mettere in atto una strategia che da anni era nei cassetti (e nella testa di alcuni politici)! Questi municipali, aizzati anche da una parte dei consiglieri comunali, aspettavano un pretesto per “vendicarsi” dei presunti sgarbi degli autogestiti e l’hanno trovato nei deprecabili fatti di qualche giorno fa in Piazza Molino Nuovo, fatti che vanno sì stigmatizzati ma anche ricondotti alla loro dimensione individuale. Un caso isolato di lesioni semplici si affronta con una querela di parte – lo stesso vale per certe scritte vaneggianti – e non può essere preso a pretesto per una decisione politica così grave!

 

Ancora recentemente si è parlato di dialogo mancato, accusando gli autogestiti di non volersi sedere al tavolo. Dall’altra parte, l’assemblea del CSOA ritiene che la disponibilità di Lugano sia solo specchietto per le allodole.

 

AIDA pensa che per uscire dall’impasse si dovrebbe allargare il tavolo della discussione con figure super partes di una certa caratura. Lo sgombero finora solo ventilato e oggi minacciosamente annunciato non farà altro che polarizzare il conflitto.

 

 

 

 

* Bruno Brughera

Portavoce AIDA

Associazione IDea Autogestione