Guglielmo Tell centra l’obiettivo: SÌ

di Beppe Savary-Borioli

 

“In faccia a Gessler il nostro mitico eroe nazionale non esita, mira e centra l’obiettivo: punisce con la morte l’amministratore criminale della ditta “Asburgo & Co”, rea di aver calpestato i diritti degli abitanti delle Waldstätten”: cronaca nera 1291.

L’iniziativa “Per imprese responsabili - a tutela dell’essere umano e dell’ambiente” non chiederà mai la pena di morte per Ivan Glasenberg, CEO di Glencore; nemmeno chiederà procedure penali ne contro lui ne contro i responsabili di altre imprese colpevoli di aver violato i diritti umani e le norme a tutela dell’ambiente internazionalmente riconosciute. Richiede soltanto di risarcire chi può - e deve - provare che ha subito un danno perché l’impresa da lui querelata questi diritti o norme non li ha rispettati. Niente di nuovo ne unico al mondo: sono in corso processi analoghi nel Regno Unito, in Francia e in Canada.

 

L’iniziativa non concerne la stragrande maggioranza delle PMI svizzere come ha affermato giustamente persino Hans-Ulrich Bigler, il direttore dell’USAM, organizzazione mantello delle PMI. Come le banche svizzere ora rinunciano a degli affari loschi, ai tempi magari protetti dal segreto bancario, tutte le imprese svizzere – per la stragrande maggioranza oneste – dovranno rinunciare ad affari sporchi che recano danno all’ambiente, agli esseri umani e aggiungo io: alla reputazione della Svizzera.

 

Non c’entra invece l’obiettivo il controprogetto presentato e difeso con tanto ardore e senza preoccuparsi dei principi giuridici proprio dalla nostra ministra di Giustizia, la Signora Karin Keller Sutter, la Iron Lady nostrana. Esso prevede una “dovuta diligenza” limitata però a due soli casi: lavoro minorile e minerali provenienti da zone di conflitto. Il massimo della pena pecuniaria prevista è di 100'000 franchi quando la cifra d’affari annua della Glencore si aggira a 220 miliardi. Con grande stupore avevamo visto il nostro ministro degli Affari Esteri, Dr.med. Ignazio Cassis, recarsi in Zambia con lo scopo di visitare una miniera della Glencore per la quale trovò in seguito parole di elogio. Gli sarà sfuggito o non avrà voluto vedere che dei fanghi tossici ivi creano un disastro ambientale? Sono medico anch’io e so che l’inquinamento dell’acqua, del suolo e dell’aria crea delle malattie gravi.

 

Votando “sì” all’iniziativa contribuiamo addirittura a prevenire danni di questo tipo, perché sapere che esiste una giustizia che perseguita chi causa danni all’ambiente o viola i diritti umani farà riflettere molto dei potenziali contravventori e li spingerà a prevedere sistemi di protezione per la natura e per le persone onde evitare di essere condannati alla riparazione e al risarcimento.

 

La lotta con tutti ma proprio tutti i mezzi di Economiesuisse e Swissholding ci fa capire che a loro questa iniziativa uscita dalla società civile fa paura e questo ci convince ancora di più che è necessaria. Tutte e tutti dobbiamo andare a votare “sì”.