Preoccupati per le riduzioni dei servizi ai cittadini

PIAZZA APERTA - I Verdi di Bellinzona

 

 

Siamo preoccupati per le recenti riduzioni di orario decise dal Municipio degli sportelli di quartiere di Gudo e Preonzo che rimarranno così aperti al pubblico unicamente per mezza giornata a settimana.

 

In questo modo, si vengono meno alle promesse fatte in sede di aggregazione comunale, dove si sottolineava che i servizi a favore della cittadinanza sarebbero stati come minimo mantenuti se non addirittura rafforzati. I servizi a favore delle cittadine e i cittadini delle zone più discoste dal centro entrano invece nella logica del salame (si taglia una fettina per volta) e gli abitanti si vedono così costretti a rinunciare ai servizi di prossimità che in questa particolare epoca pandemica risultano particolarmente importanti. Un ulteriore riduzione dei servizi porterà inevitabilmente ad una riduzione della domanda con i conseguenti futuri nuovi tagli.

 

Risulta preoccupante che il Municipio abbia annunciato dei tagli di questa natura durante le festività con la speranza di riuscire a far passare in sordina l’operazione. In questo senso si faticano ad intravvedere le differenze tra le strategie messe in atto ad esempio dalla Posta e quella del Municipio. Una logica volta a allocare le risorse verso il centro a scapito della popolazione tutta. I Verdi reputano che accanto ad una inevitabile e in parte condivisibile digitalizzazione dei servizi, non si debba ridurre il contratto tra essere umani, e anzi, con la tecnologia favorire una dislocazione dei servizi tale da permettere alle realtà più discoste di mantenere importanti servizi di prossimità.

 

I Verdi di Bellinzona credono molto che le realtà lontane dal centro debbano avere la stessa dignità e servizi degli altri abitanti. Ne va della coesione della nostra città e degli importanti rapporti con la periferia. In questo contesto invitano quindi il Municipio a ritornare sui propri passi e a ampliare nuovamente le fasce di apertura degli sportelli di quartiere senza demandare la questione dei rapporti con i cittadini alle commissioni di quartiere che talvolta neppure sono state costituite.