Rafforzare il ForumAlternativo per una rifondazione necessaria della sinistra

di RedQ

 

Il ForumAlternativo è nato con un obiettivo molto ambizioso, per certi versi rivoluzionario: contribuire alla costruzione di un nuovo grande soggetto politico plurale della sinistra che coniughi le questioni ambientali con quelle sociali.

Un soggetto politico che si batta con convinzione per cambiare radicalmente la nostra società e che ponga al centro della propria azione politica la difesa degli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori e la tutela del nostro ambiente, portati al collasso dallo sfruttamento capitalista.

 

La via è tracciata ed il cammino che ci aspetta sarà sicuramente lungo e tortuoso. Come purtroppo abbiamo dovuto constatare in questi anni, troppo spesso nel variegato universo della sinistra di opposizione si affermano logiche autoreferenziali, talvolta settarie, e si preferisce coltivare il proprio “orticello” piuttosto che concretizzare un percorso comune che ci permetterebbe di incidere, tutti insieme, in modo molto più significativo sulla politica del nostro cantone e del nostro paese. Per non parlare poi dell’opportunismo di chi mira tristemente ad occupare “cadreghe” e della chiusura di coloro che ritengono di essere gli unici depositari della verità assoluta… Temi sui quali avremo senz’altro modo di ritornare con la dovuta pacatezza nei nostri prossimi Quaderni, con l’auspicio che questo dibattito possa rafforzare le istanze di una sinistra di lotta, capace di portare avanti l’obiettivo di una società diversa.

 

Quest’obiettivo è più che mai urgente, visto che ci troviamo di fronte ad un bivio : dalla crisi sociale, economica e ambientale causata dal capitalismo e dalla pandemia usciremo solo se sapremo affermare maggiori diritti e solidarietà. In caso contrario, la pesante offensiva neoliberale iniziata negli anni ’80 ci condurrà oltre il baratro, in un mondo di barbarie dove prevale la legge del più forte, dove il padronato e gli azionisti possono fare il bello e il cattivo tempo, mentre le lavoratrici e i lavoratori vengono trattati come una merce da sfruttare e l’accesso alle risorse naturali diventa un privilegio per pochi eletti.

 

Per la nostra organizzazione, l’ultimo anno è stato davvero intenso: dopo il fragoroso successo conseguito alle ultime elezioni nazionali, non siamo rimasti con le mani in mano. Con l’aumento considerevole dei nostri tesserati e degli abbonati ai Quaderni, e con l’arrivo di diversi nuovi militanti, abbiamo deciso di rivedere l’organizzazione del FA, in particolare con la costituzione delle prime sezioni locali nei principali centri del cantone e con la creazione di diversi gruppi di lavoro tematici destinati a produrre proposte politiche concrete. Al contempo, abbiamo lavorato per migliorare la nostra comunicazione, rinforzando ulteriormente i nostri Quaderni e il nostro sito – indispensabili strumenti di dibattito, di confronto e di controinformazione – e cominciando a muovere i primi, timidi passi nella produzione video, fondamentale per raggiungere pubblici sempre più grandi. E ovviamente siamo da tempo al lavoro in vista delle imminenti elezioni comunali, con la convinzione che le cittadine e i cittadini dei nostri comuni meritino un cambiamento deciso anche nelle amministrazioni locali!

 

Ma non è tutto : in questo 2020 abbiamo avviato il nostro sportello di sostegno dedicato ai problemi del mondo del lavoro e abbiamo fornito il nostro aiuto concreto a decine di piccoli artigiani e lavoratori indipendenti messi in ginocchio dalla crisi della pandemia. Al contempo, ci siamo ingaggiati con il consueto entusiasmo e rigore in diverse campagne politiche, come quella a sostegno dell’initiativa Microimposta, e abbiamo organizzato dei dibattiti pubblici su temi di grande attualità, ad esempio sulla politica sanitaria di fronte alla pandemia.

 

Siamo consapevoli che le cose da fare sono moltissime e che per essere all’altezza degli ambiziosi ma irrinunciabili obiettivi che ci siamo dati dobbiamo rimboccarci le maniche e rafforzare la nostra azione. Vogliamo dare nuova linfa alle collaborazioni con quelle associazioni e organizzazioni presenti sul territorio che si battono per la difesa dei più deboli e per la tutela del nostro ambiente, come è stato il caso dei movimenti che sono nati per contrastare il progetto di speculazione a Monte Bré sopra Locarno e la pianificazione del nuovo quartiere di Brè sopra Lugano – progetti che non hanno tenuto conto delle sensibilità delle persone che risiedono nelle località toccate e che hanno generato delle resistenze spontanee.

 

Ma soprattutto vogliamo rilanciare con forza la collaborazione con quelle forze politiche che, grazie a delle scelte coraggiose e controcorrente, hanno reso possibile il fantastico risultato ottenuto dalla lista “Verdi e Sinistra alternativa” alle scorse Elezioni federali. Risultato che ha dimostrato nei fatti che esiste un enorme spazio alla sinistra del Partito socialista, il quale è ormai da tempo appiattito su logiche istituzionali e agisce come una forza social-liberale sia a livello federale che locale, escludendosi di fatto dal suo ruolo storico di forza del cambiamento. Uno spazio alla sinistra del PS, dicevamo, che va occupato collettivamente per alimentare le speranze di un cambiamento di paradigma oggi più che mai necessario: sarebbe politicamente irresponsabile non dare seguito ad un’esperienza che ci ha permesso di intercettare le simpatie di moltissime cittadine e cittadini, imponendosi come la novità più dirompente delle scorse elezioni.

 

Il nostro futuro non si limita però alle collaborazioni: i progetti in cantiere sono molteplici. Una forza come la nostra è attiva a 360 gradi e vuole agire su più fronti possibile. Per farlo abbiamo bisogno di rigore, di capacità di analisi, di un approccio anche autocritico. E allora dobbiamo dotarci degli strumenti necessari. Vogliamo nel corso del 2021 avvalerci dei suggerimenti e delle riflessioni di un collaboratore scientifico, vogliamo avviare un solido programma formativo da offrire a tutti i militanti e tutte le persone interessate. Lo vogliamo fare perché le dinamiche che reggono il funzionamento della nostra società sono complesse e a volte “impenetrabili”, e quindi per porci sul terreno della svolta e del cambiamento sono necessari rigore analitico e autorevolezza.

 

E già che ci siamo, ci piacerebbe dotarci di una “casa”, di una vera e propria sede che funga da punto di riferimento e di incontro per tutte e tutti i nostri militanti e simpatizzanti. E vogliamo discutere ed entrare in contatto con un numero crescente di donne e di uomini che pensano che oggi sia urgente battersi per una società diversa, solidale, e che ponga al centro dei propri interessi la dignità di ciascuno di noi e la tutela del nostro ambiente. Abbiamo bisogno delle qualità e dell’impegno di tutte e tutti. Ognuno può apportare il suo contributo per rendere possibile questo cambiamento. Noi ci crediamo: è ora di cambiare.

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