Anche UBS tra gli affamatori del popolo cubano

di ForumAlternativo

 

MediCuba Svizzera e MediCuba Europa (quest’ultima con sede legale in Ticino) da trent’anni collaborano con il sistema sanitario cubano, anche perché quest’ultimo è importante per i popoli di mezzo mondo, come è stato dimostrato ancora recentemente dalle molte missioni mediche cubane recatesi un po’ ovunque per aiutare a combattere la pandemia da Covid 19.

L’aiuto umanitario di queste due organizzazioni è attualmente più necessario che mai, perché Cuba sta vivendo una gravissima crisi economica, che sta coinvolgendo anche il suo sistema sanitario. A causa della pandemia difatti il turismo, entrata principale per lo stato cubano, si è quasi azzerato e l’amministrazione Trump ha reso tecnicamente impossibile ogni trasferimento di fondi verso l’isola, anche da parte dei cubani che vivono negli Stati Uniti: queste donazioni da loro inviate alle famiglie sull’isola rappresentavano un’entrata fondamentale per il paese. Donald Trump, durante l’ultimo anno della sua presidenza, ha difatti cercato di sfruttare la pandemia per letteralmente affamare il popolo cubano, tra l’altro affibbiando multe colossali ai bastimenti che trasportavano petrolio o generi alimentari verso l’isola.

 

Spaventate dalla voce grossa di Washington, le banche svizzere si stanno una dopo l’altra rifiutando non solo di trasferire fondi verso Cuba, ma addirittura cercano di impedire ogni pagamento che abbia anche solo nominalmente qualcosa a che fare con Cuba, anche all’interno della Svizzera. Così molte banche si rifiutano ormai di permettere ai loro clienti di fare dei versamenti, per esempio delle quote annue come membri, a MediCuba Svizzera. Nei giorni scorso l’UBS è arrivata a rifiutare il pagamento che MediCuba Europa, che ha appunto sede in Ticino, voleva fare ad una ditta farmaceutica, che aveva venduto a questa organizzazione umanitaria una quantità importante di antibiotici, che avrebbero dovuto poi essere trasferiti verso l’Avana. Il rifiuto viene semplicemente giustificato perché nel bollettino di versamento appare da qualche parte il nome di Cuba…

 

Cuba non è oggetto di alcuna sanzione internazionale, per cui questi rifiuti sono totalmente illegali. MediCuba ha già ripetutamente, ma purtroppo senza ottenere successo alcuno, protestato presso il Consiglio Federale, la SECO, la FINMA ed altre istanze. Il Parlamento, che ridiscuterà della situazione ancora prossimamente, ha già in passato dichiarato che disposizioni di singoli stati, per esempio degli Stati Uniti, non possono essere applicati extraterritorialmente al nostro paese. Ma le nostre banche, pur di far piacere a Washington, perseguono in questa politica servile: oltretutto MediCuba ha fornito ripetutamente delle perizie giuridiche di costituzionalisti statunitensi, che chiaramente dimostrano che non esiste alcuna disposizione legale negli Stati Uniti con la quale Washington potrebbe sanzionare la banca svizzera, semplicemente perché questa esegue un versamento all’interno dei confini svizzeri a MediCuba. Ma tant’è. Ai grandi managers multimilionari delle nostre banche probabilmente fa piacere partecipare a questa politica, che cerca di affamare il popolo cubano.