La bimba sedotta e abbandonata

Alessandro Robertini*

 

 

Attesa e vezzeggiata sin da prima che nascesse. Tutti riponevano in lei grandi aspettative, forse troppe. 

 

I suoi padri putativi ne cantavano le virtù ancora prima che venisse concepita, inconsapevoli delle insidie educative che sarebbero loro spettate una volta nata, quasi avesse (la bimba) potuto prendere in mano le redini della sua crescita da sola senza più bisogno di chi l'aveva tanto desiderata e concepita, per svilupparsi in autonomia e armonia. Ma niente di tutto ciò.

 

La bimba venne lasciata in balia di se stessa. Venne defraudata della più grande eredità lasciatale in dote da lungimiranti bisnonne e bisnonni, che centocinquanta anni prima avevano posto le basi per una famiglia solida e in grado di superare ogni avversità. Prosperità per tutti per decenni superando quasi indenni ben due guerre mondiali e rinascendo sempre più forti di prima. Ma ora tutto questo non c'è più, è stato sperperato dagli incoscienti padri putativi che non hanno saputo resistere alle ammalianti ma inconsistenti proposte dei balivi calati da nord attraverso Alptransit.

 

Confusi e disorientati hanno pure dimenticato come si amministra una famiglia perdendo svariati milioncini dell'eredità in operazioni cosmetiche sfuggite di mano. Per farsi perdonare ecco dunque che i padri putativi hanno pensato bene di porgere alla bimba un accattivante ma inutile regalo avvelenato pure suggerito dagli agguerriti balivi, sempre in agguato per massimizzare il loro tornaconto. La bimba sedotta e abbandonata ora si ribella, rinnega i suoi padri e spera vivamente di venir adottata da genitori più attenti ai suoi bisogni e alla sua educazione.

 

Tanto era dovuto per rimanere in odor di metafora.

* Alessandro Robertini

ForumAlternativo

candidato 6 al Municipio e

43 al Consiglio comunale di Bellinzona

Lista 7: I Verdi-FA-Mps-Pop-indipendenti