Lugano dopo la pandemia

Ivana Zeier*

Lugano è una città che negli ultimi vent'anni si è mossa molto lentamente rispetto alle esigenze della popolazione. 

 

Si è costruito un polo culturale con il LAC, ma in vent'anni non si è riusciti a costruire il polo sportivo, necessità sia per l’FC Lugano, sia per le varie società sportive presenti a Lugano che non hanno una sede stabile e conformemente adibita allo svolgimento di attività sportive.

 

Si è costruito il campus universitario che verrà inaugurato a breve, ma non si è pensato ad offrire attività di svago per i giovani e spazi dove possano svolgere attività, non sono state prese in considerazione le loro esigenze, come se fossero un'entità a sé stante e non facente parte della città.

 

Già ora, a causa delle implicazioni causate dalla pandemia, le nostre abitudini sono cambiate. Le persone prediligono la bicicletta o camminare anziché usufruire dei mezzi pubblici perché, da una parte, c'è la paura e, dall'altra, si può fare movimento durante il tragitto casa-lavoro o casa-scuola. A Lugano però è complicato muoversi sia in bicicletta, sia a piedi a causa della ingente mole di traffico di transito e delle poche piste ciclabili.

 

Durante la pandemia si è fatto largo uso del lavoro da casa. Le persone hanno sviluppato la necessità di poter usufruire di spazi verdi o a contatto con la natura o dove poter svolgere attività sportiva all'aperto. Le aree di svago o di verde sono però limitate a determinate zone della città, mentre il resto è solo cemento ed i pochi alberi presenti vengono abbattuti per fare spazio a nuove costruzioni che includono fazzoletti di giardino ad uso privato.

 

Già ora, ma soprattutto dopo la pandemia, ci saranno inevitabilmente numerose persone ed attività in difficoltà ed il Municipio dovrebbe, già ora, riflettere su come aiutare queste realtà mettendo a disposizione una serie di aiuti ed incentivi.

 

La forte accelerata della digitalizzazione cambierà anche l'aspetto che riguarda gli spazi dedicati agli uffici; occorrerà quindi avere una visione futura su come rimodulare gli spazi attualmente occupati da uffici. Sarebbe interessante pensare ad una formula di coworking, dove diverse attività compatibili possano usufruire di spazi in comune e dove si possano anche inserire spazi di pubblica utilità.

 

A Lugano occorre rivedere la pianificazione edilizia a favore di progetti sostenibili che tengano in considerazione sia le attuali sia le future esigenze di cittadine e cittadini, che dopo la pandemia saranno inevitabilmente diverse, con diverse prospettive.

 

A Lugano si vuole puntare sul turismo ma se d'estate lago, Lido ed altre attività che si possono svolgere nelle vicinanze facilitano l'arrivo di turisti, durante il periodo invernale attirare turisti diventa complicato. Si potrebbe pensare alla creazione di attività invernali per turisti e non solo in centro città ma anche nei vari quartieri della città, come ad esempio mercati nelle varie piazze oppure utilizzare immobili di proprietà del Comune, attualmente inutilizzati, per la creazione di luoghi dove si possano svolgere attività polivalenti che vanno dalla cultura all'attività ludica passando per quella di studio e di cui tutti possano usufruire.

 

Possiamo cambiare la città in meglio con progetti più costruttivi e mirati, da cui tutti possano trarre benefici. L'Alternativa c'è.

* Ivana Zeier

ForumAlternativo

candidato 5 al Municipio e

21 al Consiglio comunale di Lugano

Lista 3: Sinistra Alternativa (FA - POP)