Ascona per una mobilità sostenibile

di Piergiorgio Nessi*

 

Negli ultimi decenni Ascona ha investito molto, oserei dire anche troppo e male, nella riqualifica di strade e piazze. Ricordo, in sequenza, Viale Monte Verità, Via Buonamano, Via Muraccio, Piazza G. Motta, Viale Papio, Piazza posta e da ultimo Via Circonvallazione e Piazza torre.

Allo stesso tempo, per altre strutture d’interesse pubblico, quali scuole, palestre, pista di ghiaccio, ecc., gli interventi si fanno col contagocce risanando solo il minimo necessario.

 

Tornando alla riqualifica delle strade, si fa fatica a comprendere la direzione intrapresa e si ha l’impressione che si improvvisi e si adattino le strade alle necessità della circolazione senza una visione a lungo termine. Il risultato è che si riqualificano delle strade per poi disfarle qualche anno dopo, vedasi via Muraccio. Oppure si costruiscono delle corsie ciclabili e qualche anno dopo queste già strette corsie vengono snaturate ed interrotte per far posto alle nuove fermate del bus previste dal Programma di Agglomerato del Locarnese, meglio conosciuto col nome di PALoc 4.

 

Ascona, come d’altronde qualsiasi altra località cittadina svizzera, è confrontata col problema del traffico in continuo aumento. Le strade possono venir riqualificate, rifatte, ricostruite, ma sempre strade saranno, e la loro capacità di assorbire il traffico non potrà essere aumentata con delle semplici riqualifiche. Ne è un esempio l’introduzione delle zone 30 nelle vie laterali della campagna. Il traffico è stato pericolosamente spostato dalle vie a regime 30 alle vie ritenute principali. Questo effetto di spostamento del traffico raggiungerà il suo apice con il nuovo riassetto di via Ferrera, che prevede una strada di scorrimento a doppio senso di marcia, il quale assorbirà la maggior parte del traffico in circolazione sul territorio asconese. Via Ferrera che solo fino a pochi mesi fa era una strada di quartiere, con i posteggi sulla carreggiata per limitare la velocità del traffico, diventerà una strada trafficata e pericolosa.

 

Mal si comprende come in un piccolo territorio, integralmente urbanizzato e a carattere residenziale, si vogliano creare delle strade di quartiere a velocità 30km/h, e altre a 50km/h. Col risultato di spostare tutto il traffico su quelle poche strade a scorrimento veloce, rendendo le stesse pericolose ed esageratamente trafficate. Con un po’ più di coraggio e spendendo sicuramente meno soldi, si potrebbe pensare ad Ascona come un quartiere unico, dove la priorità viene data alla mobilità lenta e ai mezzi pubblici introducendo il 30 km/h generalizzato e misure di accompagnamento quali per esempio un Park & Ride in zona San Materno.

 

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* Piergiorgio Nessi

ForumAlternativo

candidato 4 al Municipio e

4 al Consiglio comunale di Ascona

Lista 4: Gruppo Rossoverde e FA