Bellinzona e cultura: un sentiero agevolato verso la conoscenza

Lorenza Giorla*

Sebbene ci troviamo in un periodo estremamente duro e complesso a causa della pandemia, permettetemi di dire che in tutto questo marasma d’incertezza per il futuro vi è la possibilità di scorgere un lato positivo. 

 

La popolazione si sta rendendo conto sempre più di quanto la cultura e l’aggregazione in generale siano parte integrante della nostra società e della nostra natura. Ci manca andare a teatro, a un concerto, ad una mostra.

 

Sul piano cantonale, questa “sete di cultura” ha preso corpo con la petizione “Salviamo la Rete Due”, che in brevissimo tempo ha raccolto quasi diecimila firme contro i progetti della dirigenza RSI di ridurre il parlato di Rete Due dal 40 al 10%. Poco importa che la celebre rete culturale del Ticino non abbia mai avuto un ascolto tra i più alti: un servizio di mandato pubblico ha non solo il dovere di preservare ciò che abbiamo di più prezioso, ma di diffonderlo il più possibile. Non dimentichiamoci inoltre dei numerosi posti di lavoro che questo progetto mette in pericolo: giornalisti, antropologi, tecnici che ogni giorno si cimentano e si battono per offrire alla popolazione ticinese un servizio agevolato alla conoscenza, non solo all’informazione. L’appello è stato lanciato e ora speriamo che il mondo della politica si attivi e si faccia portatore di una chiara opposizione allo smantellamento di Rete Due.

 

Sul piano più prettamente comunale, la città di Bellinzona, anche prima dell’inizio di questa triste pagina di storia mondiale, come si posizionava? Purtroppo, non così bene. Certo, possiamo notare la presenza di un teatro, di un museo, ma indubbiamente non vengono valorizzati come si potrebbe. Molto il potenziale della Città, pochi gli investimenti fatti per promuoverlo.

 

L’obiettivo del ForumAlternativo di Bellinzona per la prossima legislatura? Sviluppare nuove prospettive e migliori metodologie per catturare il valore sociale più ampio della cultura. Rendiamo il mondo della cultura più fruibile e attraente agli occhi dei nostri e delle nostre cittadine che spesso fanno fatica ad entrare in sintonia con quanto si offre, ed evitiamo che la cultura permanga prerogativa esclusiva del turismo! In futuro vorremmo farci portatori e portatrici di un nuovo approccio alla gestione del patrimonio culturale che, ribaltando le desuete e “classiche” logiche, suggerisce l’adozione di dinamiche di gestione strategica e di marketing territoriale come strumenti efficaci di valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e territoriale della nostra magnifica città, in tutti i suoi quartieri.

* Lorenza Giorla

ForumAlternativo

candidata 2 al Municipio e

25 al Consiglio comunale di Bellinzona

Lista 7: I Verdi-FA-Mps-Pop-indipendenti