Super ricchi e nullatenenti in Ticino

di Andreas Rieger*

 

Un paio di mesi fa, il mensile “Bilanz1 ha pubblicato la lista dei 300 più ricchi in Svizzera per l’anno 20201 – un potente gruppo che vanta un patrimonio di oltre 707 miliardi di franchi. Le fortune di questi facoltosi partono dai 100 milioni e vanno fino ai 55 miliardi di franchi della famiglia Kamprad (IKEA). 

Il patrimonio medio pro capite (o per famiglia) di questi 300 privilegiati ammonta a 2,36 miliardi di franchi.

 

Di queste persone e famiglie superricche, 15 vivono in Ticino. Su ognuna di loro ci sarebbe molto da dire. Delle loro ville, delle loro auto di lusso o dei loro maggiordomi si parla già molto nei rotocalchi. Come pure sulla fonte della loro ricchezza e sulle loro opinioni politiche. Prendiamo per esempio Alberto Siccardi e la sua famiglia. È un imprenditore di successo nel settore medico, esponente e sponsor dell’UDC (contrario alla burocrazia di Stato, a imposte troppo alte e a “Bruxelles”). È un sostenitore della strategia “prima i nostri”, anche se lui pensa più alla difesa dei patrimoni (“prima la nostra proprietà”) che all’assunzione di residenti in Ticino, perché naturalmente dà lavoro a molti frontalieri, visto che costano di meno. Si potrebbero raccontare molte storie come questa, ma i Ticinesi già le conoscono.

 

Quello che ci interessa qui è di capire a quale categorie di capitale appartengono questi 15 ricconi “ticinesi”. La maggior parte di loro non ha fatto i soldi in Ticino. Sono arrivati dall’Italia (4), dalla Germania (4) e dalla Francia (1). Molti hanno fissato la loro dimora in Ticino per pagare meno tasse e/o perché vogliono godere la loro vecchiaia nel bel clima a sud delle Alpi.

 

Solo tre di loro sono cresciuti come “residenti” in Ticino, ma solo uno di loro si è arricchito in loco. Gli altri due hanno avuto come centri d’interesse Zurigo e Londra, dove hanno accumulato i loro gruzzoli di centinaia di milioni di franchi nel sistema finanziario globale.

 

Anche nel gruppo dei 15 superricchi “ticinesi”, il capitale finanziario è in testa alla classifica. Cinque di loro operano nell’industria finanziaria e tre sono attivi nel settore immobiliare. Gli imprenditori industriali sono solo tre: uno produce apparecchi medici e gli altri due sono attivi nell’industria alimentare (Chupa Chups/gomme da masticare; brodi/minestre). Tre sono attivi nel commercio.

 

I 15 superricchi “ticinesi” della classifica di “Bilanz” sono però solo la punta dell’iceberg, le fortune più esagerate. Se si vanno a vedere le statistiche relative all’imposta sulla sostanza 2, allora scopriamo che in Ticino vi è un bel gruppo di ricchi che non ha bisogno di lavorare per vivere e detiene una grossa fetta della ricchezza totale:

  • 750 contribuenti appartengono al gruppo che dichiara un patrimonio di oltre 10 milioni di franchi (in media posseggono 28 milioni a testa).
  • 1’200 contribuenti appartengono al gruppo che dichiara un patrimonio tra 5 e 10 milioni di franchi (in media posseggono 7 milioni a testa). 

Queste circa 2’000 persone rappresentano solo lo 0,8% del totale dei contribuenti ticinesi. Ma detengono il 38,6% del totale della sostanza dichiarata in Ticino. E come si può immaginare, il loro patrimonio effettivo dev’essere sicuramente più alto. Basti pensare che il valore fiscale degli immobili viene stimato nella dichiarazione delle imposte molto al di sotto del valore di mercato 3. I 2’000 contribuenti con un patrimonio imponibile a partire da 5 milioni di franchi dovrebbero quindi possedere oltre il 40% del totale della sostanza che viene dichiarata dai residenti in Ticino.

 

A fronte di questo potente gruppo di ricchi, vi sono moltissimi nullatenenti o quasi che non possiedono niente. In Ticino, 144’000 contribuenti hanno un patrimonio imponibile inferiore ai 50’000.- franchi. La metà di loro non ha nessun patrimonio imponibile. L’altra metà (con un patrimonio sino a 50’000.- franchi) detiene in media appena 19’000.- franchi. Quindi un libretto di risparmio o forse qualche terreno agricolo. Questo gruppo di “nullatenenti” costituisce quindi la maggioranza dei contribuenti: il 57%. Insieme dispongono di poco più dell’1,6% di tutti i patrimoni dichiarati in Ticino!

 

E pensare che ci sono degli ideologi che affermano che viviamo in una società della classe media, dove le differenze di ricchezza si sono appianate e dove non ci sono più classi sociali. Alla faccia!

 

 

1 “Bilanz”, nr. 12/2020 (la lista è disponibile all’indirizzo https://bit.ly/2OqwEO1).

Si veda anche la versione romanda: “Bilan”, nr. 12/2020 (https://bit.ly/3uO4Bca).

 

2 Dipartimento federale delle finanze,

“Statistica dei patrimoni delle persone private 2017”, Berna, 2020.

 

3 Le autorità fiscali ticinesi sono state recentemente rimproverate “dall’alto” perché le loro valutazioni fiscali degli immobili erano molto al di sotto del valore effettivo di mercato.

 

 

 

*di Andreas Rieger,

già co-presidente nazionale di Unia

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