8 marzo 2022: contro la guerra, contro le violenze di ogni genere e contro le discriminazioni

rete nateil14giugno

 

Questo 8 marzo sarà diverso da tutti gli altri per l’irruzione devastante della guerra in Ucraina. La rete nate il14giugno solidarizza con le attiviste del gruppo russo "Resistenza femminista contro la guerra" che invitano le femministe di tutto il mondo a opporsi all’occupazione militare in Ucraina ed essere solidali con l’insieme della popolazione ucraina.

 

Il messaggio pacifista – di cui riportiamo un passaggio - ha raggiunto le reti femministe di tutto il mondo:

 

«Come cittadine russe e femministe, condanniamo questa guerra. Il femminismo come forza politica non può essere dalla parte di una guerra di aggressione e occupazione militare. Il movimento femminista in Russia lotta per i soggetti più deboli e per lo sviluppo di una società giusta con pari opportunità e prospettive, in cui non ci può essere spazio per la violenza e i conflitti militari. Guerra significa violenza, povertà, sfollamenti forzati, vite spezzate, insicurezza e mancanza di futuro. Tutto ciò è inconciliabile con i valori e gli obiettivi essenziali del movimento femminista. La guerra intensifica la disuguaglianza di genere e mette un freno per molti anni alle conquiste per i diritti umani. La guerra porta con sé non solo la violenza delle bombe e dei proiettili, ma anche la violenza sessuale: come dimostra la storia, durante la guerra il rischio di essere violentata aumenta di molto per qualsiasi donna».

 

In occasione della Giornata internazionale della donna – che non è una «festa» come molti si ostinano ancora oggi a definire, banalizzando la Storia – la rete nateil14giugno distribuirà nelle principali stazioni del Cantone il giornale «8 minuti», prodotto prima dello scoppio della guerra in Ucraina. (Qui il link al giornale 8-Minuti_italiano.indd (nateil14giugno.ch))

Trovano spazio approfondimenti sulle sfide che toccano le donne a livello di previdenza vecchiaia (come la riforma AVS 21); sull’urgenza di lottare contro la pervasiva violenza di genere a diversi livelli e sull’importanza di mobilitarsi per portare avanti la lotta per i diritti e per una reale parità, messa in discussione da narrazioni politiche che ne contestano la legittimità. Il clima di restaurazione culturale è ben presente e richiede una risposta costante, tenace e quotidiana.

 

In molti paesi del mondo le donne animeranno uno sciopero globale per denunciare ogni forma di violenza e di derive autoritarie. E in tutto il mondo di alzeranno voci di solidarietà contro la guerra e per una cessazione immediata del conflitto Ucraina che semina morte e distruzione.