Per il PLR, Centro/PPD, Lega e UDC i premi della cassa malati non sono troppo elevati

di Graziano Pestoni

 

A livello cantonale è importante sostenere il referendum contro lo sgravio fiscale e l’iniziativa per il plafond dei premi. A livello federale si dovrà pure sostenere la stessa iniziativa.

 

 

27 Settembre 2022

Bla, bla, bla

“L’aumento dei premi dell’assicurazione malattia sta raggiungendo livelli insopportabili per ampie fasce della popolazione. Una situazione che, come PLR, ci preoccupa molto e ci spinge a cercare misure concrete, pragmatiche ed efficaci per arginare questa evoluzione, sia a livello cantonale , sia con i nostri rappresentanti a Berna. Proposte che possono dare un concreto colpo di mano alle molte economie domestiche alle prese con un potere di acquisto in erosione a causa dell’inflazione che tocca ormai diversi beni di largo consumo…”.

 

Questa lunga citazione, che risale al 27 settembre 2022, è stata tolta dal sito del Partito liberale radicale ticinese. Altre dichiarazioni, simili nella sostanza, sono state espresse dal Centro/PPD, dalla Lega e dall’UDC.

 

Queste affermazioni non si prestano ad alcun dubbio. Un cittadino, in perfetta buona fede, avrebbe immaginato che sarebbero state adottate, rapidamente, misure atte a ridurre concretamente e in modo sostanziale i premi. Vediamo invece quanto successo.

 

 

11 marzo 2007

Bocciata la cassa malati pubblica con i premi in base al reddito

Per ridurre l’onere per le famiglie, già in passato, ci sono state molte proposte. La più significativa risale al 2007. Il Mouvement populaire des familles, con sede a Ginevra, propose la creazione a livello nazionale di una cassa malati pubblica con i premi in base al reddito. Come ho già ricordato in altre occasioni, i cittadini respinsero la proposta, ingannati dalle bugie della quadripartita conservatrice (PLR, PPD, Lega, UDC). L’accettazione di questa iniziativa avrebbe risolto, contemporaneamente, diversi problemi: la sopportabilità dei premi della cassa malati per i cittadini; buona parte dei costi della salute, in quanto una cassa malati pubblica avrebbe avuto la forza di negoziare i prezzi con l’industria farmaceutica, nonché le tariffe dei medici e degli istituti ospedalieri. Avrebbe pure sottratto i pazienti dal ricatto delle casse malati, private, avide e alla ricerca del profitto, che spesso decidono al posto dei medici, se una cura è adeguata o meno, in funzione del costo.

 

 

21 novembre 2022

Bocciata la proposta di introdurre in Ticino un plafond dei premi al 10%

Il 24 giugno 2019 il Partito socialista ha proposto diverse misure, tra le quali una limitazione dei premi al 10% del reddito famigliare disponibile. Dopo un’attesa di oltre tre anni, rispetto ai 18 mesi previsti dalla legge, la maggioranza del Gran Consiglio, il 21 novembre 2022, ha bocciato la proposta con 63 voti contri 21 e 5 astensioni. Per la quadripartita la proposta costerebbe troppo (circa 10 milioni all’anno). Inoltre, si legge nel rapporto sottoscritto da tutti i rappresentanti della quadripartita, “l’interesse pubblico generale è anche quello di preservare dei conti statali sani”. In altre parole, si possono attuare sgravi fiscali per i ricchi, si possono costruire strade ritenute perfino inutili da molti cittadini, ma non si possono utilizzare le risorse pubbliche per risolvere i problemi dei cittadini, sempre più in difficoltà.

 

La questione non è comunque finita. La sinistra ha deciso di lanciare un’iniziativa popolare con gli stessi contenuti. Saranno quindi i cittadini a decidere. Nella speranza che, questa volta, le bugie della quadripartita non sappiano colpire nuovamente.

 

 

30 novembre 2022

Bocciata (provvisoriamente) la proposta di introdurre un plafond del 10% a livello federale

Una proposta simile a quella appena bocciata del Gran Consiglio, era stata presentata dai sindacati e dalla sinistra il 25 febbraio 2020, con un’iniziativa popolare a livello federale. Essa prevedeva un contributo complessivo da parte della Confederazione di franchi 4.7 miliardi. Si osserva che oggi la ripartizione della spesa per la cassa malati è suddivisa in questo modo.

  • Famiglie 57 miliardi (63%)
  • Stato 17 miliardi (19%)
  • Assicurazioni sociali 16 miliardi (18%)

Come si vede, 4.7 miliardi supplementari non avrebbero stravolto il sistema in vigore, in cui alle famiglie è addossata la maggioranza dei costi della sanità.

 

Questa proposta è stata bocciata dal Consiglio nazionale il 16 giugno 2022 con 121 voi contrari e 67 favorevoli. Tutta la quadripartita ha votato contro, come pure tutti i deputati ticinesi dei rispettivi partiti. Per Alex Farinelli (PLR) l’iniziativa avrebbe sottratto fondi per altri compiti dello Stato.

 

Il Consiglio nazionale ha invece accolto un controprogetto del Consiglio federale con 119 voti contro 66, grazie ai voti supplementari del Centro/PPD. Esso prevede un contributo della confederazione di 2.2 miliardi.

 

Lo stesso è però stato bocciato dal Consiglio degli Stati il 30 novembre 2022, su proposta di Benedikt Würth (Centro/ PPD), con 22 voti contro 20.

 

Tutto il dossier ritorna pertanto al Consiglio nazionale per risolvere la divergenza tra le due Camere.

 

 

14 dicembre 2022

Approvata la proposta della quadripartita conservatrice sullo sgravio fiscale

Il 17 ottobre 2022, la quadripartita conservatrice (PLR, Centro/PPD, Lega, UDC), a livello ticinese, ha proposto uno sgravio fiscale di 1200 franchi per ogni figlio minorenne. Con una rapidità esemplare il Consiglio di Stato, il 9 novembre 2022, propose al Gran Consiglio l’accettazione dell’iniziativa. Vediamo ciò che significa per una famiglia di tre persone (due adulti e un adolescente).

 

Premio per due adulti (franchigia franchi 300): 433 x 2 = franchi 866.– / mese, ossia franchi 10’392.– all’anno. Premio per un adolescente (franchigia franchi 300): franchi 304.– / mese, ossia franchi 3648.– / anno. Se tutti e tre vanno dal medico o dal farmacista durante l’anno occorre aggiungere la franchigia.

Totale costo per questa famiglia: franchi 10’392 + 3’648 + 900 = franchi 14’980.– / anno.

 

A questa cifra andrebbe poi ancora aggiunta la partecipazione alle spese (10%), fino a concorrenza di franchi 700 per persona. In questo caso il costo complessivo per la famiglia ammonterebbe a franchi 17’080. Lo sgravio fiscale proposto dalla quadripartita varia da un centinaio di franchi all’anno per un reddito disponibile di circa 50’000 franchi e a circa franchi 300 per un reddito di 300’000 franchi.

 

È evidente che non si tratta di un contributo sostanziale alle famiglie, bensì solo una misura di propaganda, di cui a beneficiarne sono addirittura prevalentemente i detentori di redditi elevati. Il costo per lo Stato ammonterebbe a 5.6 milioni all’anno. Per i comuni 4.5 milioni.

 

La proposta è stata accolta dal Gran Consiglio il 14 dicembre 2022 con 56 favorevoli e 20 contrari. La sinistra ha lanciato un referendum e la decisione sarà sottoposta a una votazione popolare.

 

 

Conclusione

Chi ha avuto la pazienza di seguirmi fino a questo punto avrà potuto constatare che il tema dei premi della cassa malati, della sua struttura unica in Europa in cui i costi sono addossati in prevalenza alle famiglie, sta suscitando dibattiti da anni. Tutti, anche la quadripartita conservatrice, ritengono che i premi gravano eccessivamente sulle famiglie. Però la quadripartita, salvo qualche caso isolato del Centro/PPD, dopo tanti bla, bla, bla si oppone a qualsiasi soluzione, sia a livello cantonale, sia a livello federale.

 

La proposta dello sgravio fiscale appena adottata dal Gran Consiglio è perfino grottesca e non fa onore né ai deputati che l’hanno votata, e nemmeno al Consiglio di Stato, che ha invitato ad approvarla. Destinare quasi 10 milioni di franchi (Cantone e Comuni) per ridurre di un centinaio di franchi i premi, su un totale di oltre 15’000 franchi, è perfino ridicolo.

 

In conclusione, a livello cantonale è importante sostenere il referendum contro lo sgravio fiscale e l’iniziativa per il plafond dei premi. A livello federale si dovrà pure sostenere la stessa iniziativa. Si tratta, come abbiamo potuto constatare, solo di un piccolo passo nella giusta direzione. In attesa della costituzione di una cassa malati pubblica, con i premi in funzione del reddito. Presto o tardi succederà. È stato così anche con l’AVS.

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