Pagella 1: Beltradanno

di Claudio Tamburrini

 

È forse l’uomo più dannoso all’interno della compagine governativa. Un perenne ebete sorriso, nasconde le povere risorse intellettuali. Da otto anni si aspetta dal suo Dipartimento il Piano dell’alloggio cantonale, ma lui rimane impassibile alle continue sollecitazioni.

Inadempiente lo è pure nel campo della sanità, di cui il nostro ignora la materia in modo imbarazzante. La sua unica preoccupazione, o meglio la missione per la quale è stato posto su quella sedia, è favorire il privato.

 

Dopo aver subito la sonora sconfitta nel triste tentativo di svendere il patrimonio della sanità pubblica ticinese agli avvoltoi della Genolier, ha congelato in un cassetto la pianificazione ospedaliera.

 

Sempre nel campo sanitario, forte del suo insulso sorriso, evita di rispondere alle migliaia di cittadini che hanno sottoscritto le iniziative “Per cure mediche e ospedaliere di prossimità” e “Per la qualità e sicurezza delle cure ospedaliere”, riuscite ben due anni fa. Dorme profondamente sull’iniziativa dentaria datata 2015.

 

Fedele alla sua cinica missione di favorire privato e congreghe, ordina ai suoi di tacere su una mozione che cancellerebbe la disparità di finanziamento tra comuni e privati. Grazie alla sua inerzia, le sole congreghe potranno continuare a gestire le case anziani coi soldi pubblici, senza scucire un franco di tasca loro.

 

Tra i tanti successi del Beltrasonno, la distruzione del gioiello cantonale della politica familiare, affiancata al terrore seminato nelle famiglie da anni residenti nel territorio. Piegandosi ai diktat dell’amico Gobbi, ha trasformato il Dss in un organo di delazione al servizio dell’intimidazione gratuita.

 

Ma l’indiscusso capolavoro politico di questo quadriennio, è stato l’aver sottoscritto un contratto da 3,5 milioni di franchi dei contribuenti a una ditta inesistente, infiltrata da islamisti, con il solo pensiero di risparmiare sulla pelle dei rifugiati, facendo dumping nel ramo sicurezza. Nemmeno un’operazione su vasta scala di miopia collettiva riuscirebbe a nascondere i danni dell’attività governativa di Beltraminelli.

 

Se dovesse essere rieletto, le uniche spiegazioni plaussibili sarebbero i brogli elettorali o gli ordini di scuderia leghista per salvare l’utile idiota.

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