Sciopero per il clima: che le banche smettano di distruggere il pianeta

di Ivan Miozzari

 

Tra le 1500 e le 2000 persone sono oggi sulle strade della Turrita in sciopero. La mobilitazione è soprattutto di giovani che determinati al cambiamento denunciano “i comportamenti criminali di Credit Suisse e UBS”.      Guarda il video

 

Le maggiori banche svizzere, nonostante abbiano adottato sulla carta un codice etico, continuano ad investire importanti risorse finanziare nel petrolio e nei suoi derivati.

“Ma noi siamo qui per salvare anche loro e i loro figli” viene detto in Piazza delle Governo. Tuttavia “bisogna boicottare le aziende che pongono la massimizzazione degli utili al di sopra della sopravvivenza del pianeta e della nostra salute”. Nessun giro di parole, la denuncia è netta.

 

“Manifestiamo in piazza, ma poi votiamo, facciamo acquisti sensati evitando gli sprechi” - insomma ci dicono questi ragazzi e ragazze - “abbiamo un grande potere, dobbiamo esercitarlo”. Bisogna riconoscere che l’impronta che i grandi capitali lasciano sul nostro pianeta è devastante.

 

Bisogna costringere le banche e le grandi imprese “a rispettare il nostro futuro” attraverso il boicottaggio ma anche attraverso la leva politica che deve portare a limiti, divieti e sanzioni per chi non si adegua alle necessità del nostro tempo. Non possiamo permetterci però di metterci anni, “non c’è più tempo”.