Votazioni 27 settembre

di RedQ

 

Domenica 27 settembre saremo chiamati ad esprimerci su diversi temi importanti.

 

Oltre a bocciare la revisione della legge sulla caccia (leggi qui), saremo chiamati ad esprimerci sull'ingannevole iniziativa dell’UDC detta “Per un’immigrazione moderata”: da parte nostra, vi invitiamo a respingerla con convinzione, come spiegato più in dettaglio nell’editoriale. Non va dimenticato però che voteremo anche su altri tre temi determinanti per il futuro del paese.

 

Il referendum sull’acquisto di nuovi aerei da combattimento non necessita di molte presentazioni: l’esercito vuole spendere la cifra folle di 6 miliardi di franchi per dei nuovi giocattolini di lusso – dei soldi che verranno a mancare in altri settori ben più urgenti come la sanità, la protezione contro le catastrofi o lotta al cambiamento climatico. Il costo totale dell’impresa è stimato a 24 miliardi, con spese di manutenzione sulla durata di utilizzo del velivolo e tutto il resto: a titolo di confronto, l’acquisto dei Gripen respinto nel 2014 sarebbe costato “solo” 3 miliardi di franchi… Vi invitiamo quindi a votare NO a questa spesa sproporzionata rispetto ai bisogni della politica di sicurezza del nostro paese.

 

Si torna poi a votare su questioni fiscali con la “Modifica della legge federale sull’imposta federale diretta”, che propone l’introduzione di deduzioni fiscali sull’imposta federale diretta (IFD) per le spese per la cura dei figli. Se il nome può far pensare a una misura che facilita la vita ai genitori che lavorano, si tratta in realtà dell’ennesima fregatura colossale per il ceto medio e le classi popolari: le deduzioni, proposte dai partiti borghesi, sono infatti pensate per le famiglie ad alto reddito con un solo genitore che lavora e che pagano un’IFD elevata. Per la stragrande maggioranza dei casi (reddito medio-basso, famiglie con due genitori che lavorano o monoparentali,…) le deduzioni sono pari a zero. Con questa misura verrebbero a mancare 370 milioni di franchi all’anno dalle casse pubbliche, una somma che dovrebbe piuttosto essere investita per rinforzare gli assegni famigliari, i sussidi per le casse malati, la creazione di alloggi a pigione moderata e di asili nido pubblici. La popolazione svizzera ha urgente bisogno di misure come queste, non di regali fiscali ai più ricchi! Vi invitiamo quindi a votare NO.

 

Il tema che più di tutti avrà delle ripercussioni a lungo termine, in particolare rispetto al lungo cammino che la Svizzera deve ancora fare per raggiungere l’uguaglianza di genere, è quello sull’introduzione di un congedo paternità retribuito di due settimane (“Modifica della legge sulle indennità di perdita di guadagno”). Questa misura, per quanto modesta, introdurrebbe finalmente un congedo paternità in Svizzera, il quale permetterebbe di ripartire più equamente i compiti famigliari all’interno delle coppie. Con soli 14 giorni di congedo paternità saremmo tra i fanalini di coda dei paesi industrializzati (si pensi ai 371 giorni della Corea del Sud, ai 196 della Francia, o anche solo ai 56 giorni della media dei paesi OCSE), ma si tratterebbe comunque di un primo passo epocale, visto che attualmente la Costituzione non prevede nessuna forma di congedo paternità e delega la questione al libero arbitrio di aziende e enti pubblici. Vi invitiamo quindi a votare SI a questo primo, piccolo passo verso una maggiore uguaglianza di genere.

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